Alessandro Giuli, giornalista e direttore del MAXXI è stato nominato Ministro della Cultura dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano. Ha giurato al Quirinale questa sera.
“Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano e ho proposto al Presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente Presidente della Fondazione MAXXI, nuovo Ministro della Cultura. Proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi” ha scritto in una nota il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
L’incarico a Giuli arriva dopo le dimissioni-lampo del ministro Sangiuliano, non richieste da Giorgia Meloni, ma irrevocabilmente avanzate dall’ex ministro dopo il chiarimento di ieri. “Gennaro Sangiuliano ha pienamente ragione nel dirsi fiero dei risultati raggiunti, sotto la sua guida, nell’ambito delle politiche culturali – ha commentato sui suoi social il presidente del Senato Ignazio La Russa – Forse è in buona parte proprio in questa sua linea di condotta la ragione dell’accanimento nei suoi confronti. Le sue dimissioni non dovute gli fanno onore. La mia solidarietà umana è totale”.
Giuli, romano, classe 1975, ha ricoperto la presidenza della Fondazione MAXXI, il museo nazionale d’arte contemporanea di Roma. Formazione classica e in filosofia, Giuli ha esordito nel 2004 sul “Foglio” di Giuliano Ferrara del quale è stato vicedirettore dal 2008 al 2015 e poi condirettore fino al 2017. Nello stesso anno è diventato direttore del settimanale “Tempi”. Le sue collaborazioni si sono estese a “Linkiesta”, “Il Tempo”, “Libero”, il “Corriere dell’Umbria” e la fondazione Med-Or. Ha anche condotto un programma su Rai2, “Seconda Linea”, con Francesca Fagnani. Nel novembre 2022 è stato nominato da Gennaro Sangiuliano presidente della Fondazione MAXXI. È inoltre membro del comitato scientifico della Fondazione Leonardo e di quello del Taobuk – Taormina Book Festival, del comitato scientifico del Distretto del Contemporaneo e da dicembre 2023 è membro del consiglio di amministrazione della Fondazione BVLGARI ETS.
Alessandro Giuli è stato inoltre tra i fondatori di CulturaIdentità ed era sul palco del Teatro Manzoni da cui Edoardo Sylos Labini nel febbraio 2018 aveva lanciato il nuovo movimento culturale, insieme a Guido Castelli, Angelo Crespi, Federico Mollicone, Gianpaolo Rossi e Nino Spirlì. E sempre da un palco, quello del Teatro Sala Umberto di Roma al convegno “Liberare la Cultura, per un nuovo immaginario italiano” condotto dallo stesso Sylos Labini, Alessandro Giuli è stato tra i protagonisti dell’appello promosso da CulturaIdentità e rivolto al nuovo governo nel settembre 2022.
È autore di diversi libri, tra questi: “Il passo delle oche. L’identità irrisolta dei postfascisti” (Einaudi), “Sovranismo per esordienti. Individui e potere tra identità e integrazione”, “E venne la Magna Madre: i riti, il culto e l’azione di Cibele Romana”, “Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia contemporanea” (Rizzoli).
Secondo le parole del premier Giorgia Meloni, Giuli “proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi”. Giuli, inoltre, nella qualità di neo ministro, dovrà indicare il futuro presidente della Fondazione MAXXI finora da lui diretta.