Formello

Formello

Formello, il borgo che non perde la sua identità

Il vicesindaco Lancianese: “Restiamo ancora orgogliosamente un paese”

“Siamo a pochi chilometri da Roma ma la metropoli non ci ha divorati: restiamo orgogliosamente un paese”. A parlare è Cristiano Lancianese, vicesindaco di Formello, un piccolo Comune a pochi chilometri di distanza dalla Capitale immerso nel Parco Regionale di Veio. “Quello tra il passato agricolo e il presente produttivo è un difficile equilibrio, ma riusciamo a mantenerlo senza snaturarci, anche alle soglie del terzo millennio”, racconta Lancianese con una punta d’orgoglio.
Quello di Formello è borgo dalla bellezza tanto suggestiva da essere stato scelto set in numerose produzioni cinematografiche di ieri e di oggi, su tutte, Mario Monicelli ha voluto ambientare a Formello diverse scene del suo Marchese del Grillo, mentre in tempi più recenti anche Sky ha girato alcuni episodi della serie internazionale Devils, scegliendo come base organizzativa proprio Palazzo Chigi, storica residenza degli Orsini oggi sede del Consiglio comunale. Allo splendido piccolo borgo fa da cornice una natura a tratti ancora selvaggia: oltre il 70% di Formello sorge all’interno di un parco naturale che abbraccia otto Comuni della zona. In particolare, le Valli del Sorbo, sono divenute ritrovo di appassionati naturalisti grazie a una fauna straordinariamente variegata composta da anfibi e uccelli rari. Con una passeggiata in bicicletta o un percorso di trekking che parte proprio dalla piazza centrale di Formello è possibile raggiungere la cascata della Mola, presso il fiume Cremera. Proprio su queste rive, all’alba della civiltà italica avvenne lo scontro tra romani ed etruschi. L’eredità millenaria di questi luoghi è conservata nel Museo archeologico dell’Agro veietano, mentre le successive testimonianze di epoca medievale si trovano nell’archivio storico del Comune.
Due nature molto diverse coesistono, quindi, a Formello: quella dell’Italia dei “mille campanili” e una importante vocazione produttiva, rappresentata da un vero e proprio distretto nel quale sono raggruppate importanti aziende di logistica, della salute e, ovviamente, case di produzione cinematografica. Un’economia ricca e variegata alla quale si aggiungono anche il commercio di prossimità e il turismo gastronomico: tra gli elementi fortemente identitari che l’amministrazione sta valorizzando c’è anche l’olio, prodotto artigianale che non manca mai sulle tavole e nei ristoranti dei formellesi.
Ma se per il turismo è stato imposto uno stop a causa dell’emergenza sanitaria, la giunta guidata dal sindaco Gian Filippo Santi ha deciso di non fermarsi e continuare il recupero della Villa Chigi Versaglia, piccolo gioiello costruito nella seconda metà del Seicento su commissione del cardinale Flavio Chigi. Il nome della Villa svela che era proprio la più nota Versailles il modello per la residenza di campagna dove il nipote di Papa Alessandro VII amava sfuggire alle congiure dei palazzi romani. I lavori, dopo anni di incuria, saranno attuati nell’ambito di un progetto valorizzazione dei beni culturali attraverso l’information tecnology tra i Comuni della zona, di cui Formello è capofila. Lo scopo dichiarato da Lancianese è restituire alla popolazione un altro pezzo di quell’identità italiana che si fonda sulla storia e sulla cultura.
Angela Massa