La Maddalena

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La Maddalena, il paradiso attento all’inclusione sociale

Non solo bellezze naturali e glorie storiche, l’arcipelago sardo lavora per abbattere le barriere architettoniche

L’arcipelago di La Maddalena rappresenta uno dei più importanti poli turistici italiani e non solo; la sua storia ha origini antichissime, con i primi insediamenti urbani del 1600 da parte dei pastori corsi che attraversarono il mare e si stabilirono nelle isole, dove in seguito si spostarono dalle zone campestri verso il porto, nella zona di cala Gavetta, nella cui baia nacque il primo centro urbano, diventando inoltre un punto strategico di fondamentale importanza nel mediterraneo. Al giorno d’oggi la quasi totalità della popolazione vive nell’isola di La Maddalena, unica eccezione nelle isole è rappresentata dal piccolo borgo di Stagnali, situato al centro-sud di Caprera; i suoi abitanti sono un mix di varie stirpi che hanno frequentato le isole nei secoli precedenti: corsi, genovesi, napoletani e molti altri, rendendo il dialetto maddalenino unico al mondo per la sua capacità di combinazione dei vari linguaggi nazionali e no.

Analizzando il proprio habitat, le «isole intermedie» (così come vennero battezzate dai Romani) hanno come attrattiva principale il mare con i suoi paesaggi circondari, fra cui spiagge, coste e pinete, rendendola la principale attrazione per il turismo internazionale, avvicinandosi idealmente come meta turistica ai Caraibi e alle isole del Pacifico. Non solo di mare vive però l’arcipelago, che sta puntando a destagionalizzarsi e ad essere un riferimento costante in ogni periodo dell’anno. Oltre al turismo culturale riguardante la sua lunga storia, l’attenzione viene data alla socialità e all’inclusione come spiega il vicesindaco Federica Porcu: «Fin dal primo anno del nostro mandato abbiamo investito importanti risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche a partire dal centro storico, abbiamo ottenuto la Bandiera Lilla e aderito al registro RARE (Rampe Raccordate) che obbliga ciascuna impresa appaltatrice di lavoro pubblico ad eseguire il raccordo delle rampe con un dislivello pari allo 0%. Ma ciò che ritengo strategicamente significativo è aver dato l’incarico per la realizzazione del PEBA (Piano eliminazione barriere architettoniche) che rappresenta un documento di pianificazione e programmazione estremamente importante che, purtroppo fino ad oggi, non c’è mai stato a La Maddalena. In questo documento sono mappati tutti i punti sensibili dell’isola, rappresentate le eventuali criticità ove persistono barriere architettoniche, con la quantificazione dei costi di intervento per l’abbattimento delle stesse, con i vari livelli di priorità. Ritengo che sia un piano importantissimo di cui ciascun comune dovrebbe essere già dotato. Il nostro piano intende perseguire l’obiettivo della piena inclusione sociale assicurando ad ogni cittadino, sia esso una persona anziana o con disabilità sensoriale, cognitiva o motoria – oppure più banalmente una persona che spinge un passeggino – percorsi e servizi accessibili».

Dello stesso avviso è anche il primo cittadino Fabio Lai: «L’isola di La Maddalena sta vivendo una profonda trasformazione, le sue bellezze naturali continuano ad essere il suo punto di forza apprezzato in tutto il mondo, ma negli ultimi anni si è registro un forte aumento di interesse da parte di visitatori sempre più interessati alla storia della nostra Città. La nostra isolana ha la fortuna di legare il suo nome a tre eroi di rilevanza internazionale come Giuseppe Garibaldi, Napoleone Bonaparte e l’ammiraglio Horatio Nelson. Sono molti i monumenti ed i cimeli storici che si possono ammirare nel nostro centro storico in una sorta di museo a cielo aperto che ricordano importanti eventi storici capaci di affascinare gli amanti del turismo culturale. Lo stesso Giuseppe Garibaldi riposa nel nostro territorio e la sua casa/museo è dichiarata monumento nazionale. Bellezze ambientali, grande storia, eventi sportivi di rilevanza internazionale rendono questo arcipelago una meta unica nel mediterraneo. La grandissima presenza di turismo straniero durante la stagione ci rende fieri, esportare indirettamente la bellezza ed il buon nome dell’Italia all’estero è motivo di grande orgoglio». [Mario Terrazzoni]

 

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