
Sesto San Giovanni sorprendente città del futuro
Un sistema di trasporto integrato per una cittadina sempre più sostenibile
I prossimi cinque anni saranno decisivi per lo sviluppo urbano e futuro della nuova Sesto San Giovanni. Passare dalla città delle fabbriche e delle tute blu a quella degli ospedali e dei camici bianchi, della ricerca sanitaria e dell’universitaria comporta la necessità di rivedere anche il sistema del trasporto locale.
Per fare ciò è necessario avviare una cabina tecnica permanente tra Comune, Regione, Governo e Città Metropolitana per la risoluzione di quattro nodi cruciali per la città: 1) risoluzione traffico indotto sulla città dalla barriera esazione tangenziale Nord in territorio di Sesto; 2) effettivo completamento del prolungamento M1 nelle fermate Restellone (collegamento con nuovo polo universitario San Raffaele 2) e Bettola (snodo interscambio con hinterland e M5; 3) progettazione e finanziamento linea forte di collegamento MIND Human Technopole (ex area Expo 2015) / Sesto FS (Città della Ricerca e della Salute) nell’ambito del Piano Urbano Mobilità Sostenibile (PUMS) di Città Metropolitana; 4) progettazione di un sistema di trasporto TPL asse est–ovest da M2 Cascina Gobba al Nord Milano (Cinisello fino a Paderno Dugnano) con Sesto San Giovanni area passante.
A livello cittadino proseguiremo nel completamento del progetto piste ciclabili BICIPOLITANA con l’approvazione del progetto finale delle linee cittadine ad integrazione del progetto Biciplan di Città Metropolitana, con il loro finanziamento e relativa cartellonistica.
Al termine della loro realizzazione avremo 55 km di piste dedicate su un sistema di strade di 120km attuali. Una città che si apre alla ricerca ed allo studio deve consentire ai giovani universitari e ricercatori di muoversi liberamente ed in sicurezza con le due ruote.
Infine, rivedremo anche il piano della sosta a pagamento (strisce blu), ineludibile dopo l’avvio del sistema Area B da parte del Comune di Milano, che respinge molti veicoli sul territorio sestese quale comune di prima cintura. Dovremo ampliare le zone dedicate alla sosta per l’interscambio con la linea metropolitana M1 (ben quattro fermate sul territorio sestese) ed M5 futura (Parco Nord-Rondinella-Bettola) ed al tempo stesso proteggere ulteriormente la sosta residenziale nei quartieri, soprattutto quelli con la fermata della metropolitana al loro interno, da quella passiva dei pendolari. Ciò sarà possibile anche attraverso il sistema di telecamere per il controllo del traffico che avvieremo dall’anno 2024. Meno veicoli, meno inquinamento, minori tempi di percorrenza, più sostenibile il sistema nel suo complesso della mobilità.
E’ questa la Sesto del Futuro.
Ass.re Antonio Lamiranda – pianificazione urbana, mobilità e trasporti