Salento profondo ed orgoglioso di sé
Parla il sindaco Giovanni Casarano: “Noi sempre attivi per la promozione del territorio”
Sogliano Cavour, provincia di Lecce, Salento profondo. Quattromila abitanti, uno dei centri più attivi negli ultimi mesi ed anni circa la propria propositività come città tra le Reti Identitarie, in prima fila tra i paesi che dimostrano di credere nelle potenzialità di quella piccola ma operosa Italia interna che costituisce l’ossatura del nostro Paese. Un sindaco capace e volitivo, Giovanni Casarano. “Fin dal nostro insediamento, stiamo lavorando ininterrottamente per consolidare l’identità culturale e sociale di Sogliano Cavour – rivendica durante il nostro colloquio -, recuperando e valorizzando non solo alcuni luoghi simbolo del nostro paese (Parco della Poesia, Parco Falcone e Borsellino, Palestra ex Scuola Media) ma anche manifestazioni culturali e popolari tipiche (Locomotive Jazz Festival, Sogliano Città che legge, Notte dei Piccoli, Sagre e Feste popolari)”. “L’obiettivo è rinsaldare sempre più i tratti identitari di una comunità, valorizzando le occasioni di incontro dei nostri cittadini e, al contempo, il nostro paese dal punto di vista dell’attrattività turistica”. Così ancora il sindaco.
Ma cosa c’è da vedere a Sogliano? Il paese ha avuto storicamente importanti feudatari ma anche una costante voglia di autonomia che dice indubbiamente lo spirito forte di questa comunità. Da visitare sicuramente la chiesa madre, consacrata a San Lorenzo (siamo nel XV secolo), fascinosa e principale meta religiosa del paese. Risale poi al ‘600 il monastero degli Agostiniani, piena epoca della cosiddetta Controriforma. Importante e risalente all’età medievale, poi, il palazzo baronale, datato al 1100. Ecco poi la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, edificio che sorge su vecchie grotte basiliane dedicate a San Trifone, un santo dal nome curioso e venerato anche nella più meridionale Alessano (la città di don Tonino Bello) e nella barese Adelfia (qui una famosa festa religiosa). I basiliani sono molto probabilmente più che passati dai territori dell’odierna Sogliano, in fuga dall’Oriente per la lotta anti-iconoclasta, lasciando di sicuro tracce ancora oggi interessanti.
Il Salento, come noto, è anche terra di strutture megalitiche, testimonianze di civiltà alle origini della cultura, genti ancestrali la cui testimonianza e permanenza segnano profondamente questo territorio. Si pensi al Parco di Giurdignano, già da qualche tempo meta apprezzata per studiosi, appassionati e turisti. A Sogliano Cavour resiste il menhir Pilamuzza, lascito di queste civiltà e dei loro riti. Per tutto questo Sogliano Cavour aspetta i suoi visitatori. Già da tempo, non sono certo pochi. Merito anche questo di politiche particolarmente indovinate ed illuminate. [di Marino Pagano]