Terni

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Ecco la mia cittadina identitaria: tra acciaio e amore, acqua e fuoco

A chi, da fuori Terni, mi chiede di sapere com’è fatta la mia città, spesso mi diverto a rispondere con alcune dicotomie apparentemente inconciliabili: lavoro-natura, amore-acciaio, tradizione-innovazione, acqua-fuoco…e così via. Il fatto è che, se vieni a Terni, devi imparare a convivere con i contrasti e, se possibile, ad amarne la bellezza. La nostra identità, d’altronde, si basa sul cambiamento e sul dinamismo. Terni è una città alla quale non piace stare ferma. È una città che si è sempre mossa, anche se spesso lo ha fatto calpestando le proprie stesse tracce. Ma è anche una città che deve imparare, sempre di più, a nutrire il suo futuro con tutto il proprio passato, ricchissimo e speciale. Quando alla fine dell’Ottocento Terni diventò la prima città industriale del Centro Italia, mentre si scavava per le fondazioni delle grandi acciaierie, venne alla luce una delle più estese necropoli mai scoperte a testimonianza dell’importanza della nostra valle dall’età del bronzo all’età del ferro. Una valle già allora “incantata” dove vivevano, in una società molto organizzata, popoli umbri, sabini, naharki, prima di Roma. Si può ben dire, dunque, che le nostre radici siano sotto l’acciaio, che lo abbraccino e che vadano oltre, molto in profondità. Così Terni è, allo stesso tempo, la città dell’età del ferro e degli acciai speciali, la città delle invenzioni scientifiche (dalla macchina ad ammoniaca al Moplen) e degli innamorati benedetti dal nostro santo patrono Valentino, dell’acqua incanalata nelle condotte forzate e di quella prorompente come una tempesta nella natura con la più bella cascata d’Europa; la città della grande pianura e delle montagne che la sovrastano ricoperte da boschi e coronate da resti di templi di 2500 anni fa. Il nostro futuro non può che muoversi da qui, cercando di far sintesi di questa identità molteplice e la nostra sfida principale è tenere acceso il fuoco sotto il crogiolo nel quale devono continuare a fondersi tutti questi elementi per creare sempre qualcosa di nuovo. Da questa fusione, potente quasi come le colate dell’acciaieria, ci aspettiamo molto. Ci aspettiamo l’energia per costruire il nostro futuro, ci aspettiamo una città capace di anticipare il futuro stesso, in prima linea nelle sfide della transizione ecologica per la quale stiamo scommettendo molto sull’idrogeno; una città sempre più moderna e vivibile, con il verde dei suoi moltissimi parchi, con i tanti chilometri di piste ciclabili che stiamo costruendo, ben collegata al suo verdissimo territorio attraverso ciclovie e sentieri; una città che crede ancora nella sua maggiore industria, l’Acciai Speciali Terni, che non è più un mostro fiammeggiante dall’alito mefitico come il drago che è nel nostro stemma, ma un’azienda moderna che investe sull’economia circolare. Una grande azienda per la quale si avvicina un altro momento storico, con un passaggio di proprietà che le consentirà di tornare finalmente ad essere italiana, grazie al Gruppo Arvedi. Ci aspettiamo infine che Terni sia sempre più una città orgogliosa della sua identità e capace di valorizzare le sue eccellenze e i suoi simboli, a partire dal suo santo patrono Valentino, dal bel centro storico, dai suoi monumenti più antichi e da quelli modernissimi, come la Lancia di Luce di Arnaldo Pomodoro. Da parte nostra, come Amministrazione, stiamo lavorando per questo e anche per costruire nuove importanti infrastrutture, come il teatro e il grande palasport, entrambi in cantiere, per l’attrattività e la socialità che, inevitabilmente, dovremo ritrovare dopo la pandemia. A chi viene a trovarci, a chi verrà a trascorrere qualche ora o qualche giorno da noi, per San Valentino o in un altro momento, in città e nel nostro meraviglioso territorio che è una palestra naturale per gli sport outdoor, dalla Valnerina ai Monti Martani, vogliamo trasmettere queste energie, quelle ben rappresentate nella grande fontana di piazza Tacito che abbiamo da poco restaurato e che è il simbolo della città, capace di rappresentare insieme bellezza, forza, energia, natura, lavoro e amore: orgoglio e amore per la nostra terra da condividere con i nostri ospiti

Leonardo Latini Sindaco di Terni

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