Tragedia di Suviana: serve una nuova cultura della sicurezza sul lavoro

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Quanto accaduto a Suviana (BO) è una tragedia immane. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime. Non si può continuare a morire di lavoro. Il Paese affronti il tema della sicurezza in modo diretto, si riparta con affrontare la questione della sicurezza sul lavoro puntando sull’importanza della cultura sulla sicurezza nell’ambiente lavorativo e la sua trasmissibilità in tutti i settori produttivi del Paese. Quello che è accaduto deve essere un forte monito: è arrivato il momento di invertire l’agenda politica è mettere al primo punto la sicurezza di chi lavora.

L’esplosione è avvenuta, alle tre di pomeriggio di ieri, alla centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana, nella frazione di Bargi a Camugnano, nell’Appennino bolognese. Non ha lasciato scampo a chi stava lavorando nel sottosuolo. Al momento il bilancio è il seguente: tre morti, quattro dispersi, cinque feriti gravi.
Causa del disastro, sarebbe stata l’esplosione in un trasformatore collegato a una turbina. Lo scoppio è avvenuto all’ottavo piano ribassato, mentre al nono piano si è verificata un’inondazione dovuta a un tubo di raffreddamento che ha allagato il locale per parecchi metri. Per le operazioni di recupero sono arrivate dalle regioni vicine, squadre specialistiche di recupero dei Vigili del Fuoco, per affiancare alle diverse squadre già all’opera.

La nostra solidarietà vera, totale per chi sta lottando anche in ospedale e siamo vicini ai Vigili del Fuoco che sono impegnati, fin da subito ed in condizioni critiche, nelle operazioni di soccorso lunghe e complesse e di ricerca dei dispersi, inoltre un ringraziamento va a tutti i soccorritori che si stanno prodigando, per portare il loro aiuto a chi in questo momento né ha  bisogno.

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