Marco Giorgetti: “Alla Pergola mettiamo al centro l’attore e l’attrice”

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Parla il Direttore Marco Giorgetti che inaugura la stagione con Ezra Pound

Marco Giorgetti, direttore del Teatro della Toscana che da anni dirige con passione e grande professionalità il Teatro della Pergola di Firenze, ci parla della nuova stagione teatrale che aprirà i battenti con lo spettacolo Ezra in gabbia – o il caso Ezra Pound, scritto e diretto da Leonardo Petrillo, per un cartellone di grande qualità.

Quali sono le linee guida della nuova stagione?

La stagione 2023/2024 del Teatro della Pergola di Firenze conferma la volontà del Teatro della Toscana di operare sui principi di un Teatro d’Arte orientato ai giovani, con un’attenzione costante all’Europa, avendo nella Lingua Italiana la materia prima del suo agire, intorno ai temi condivisi con il Théâtre de la Ville di Parigi, nel quadro del sempre più solido partenariato incentrato su Arti e Scienze, Arte e Salute, Cultura e Ambiente, Educazione e Formazione, Pari opportunità e Identità di genere. La nuova stagione crea ponti tra le discipline, i Paesi e le generazioni, in relazione con tutte le arti, la poesia, il potere dell’immaginazione, tenendo come riferimento il lascito pedagogico e culturale di Orazio Costa, la cui metodologia è attuata e divulgata attraverso il CAE – Centro di Avviamento all’Espressione, da lui fondato nel 1979 alla Pergola. Mentre la Scuola l’Oltrarno, diretta da Pierfrancesco Favino, realizza un’innovativa attività di formazione attoriale che si estende ad altre esperienze e metodi.

Mariano Rigillo – Ezra in gabbia_ ph. Pino Le Pera.Jjpg

Va in questa direzione il progetto L’Attrice e l’Attore Europei?

Fin dal primo giorno il Teatro della Toscana è andato alla ricerca di un teatro che mettesse al centro l’attrice e l’attore come parte della comunità, dell’intero corpo sociale. Fin dal primo giorno la Fondazione ha cercato di rinnovare il rapporto tra interprete e scena, nella certezza che teatro, attrice e attore siano la stessa cosa, all’interno di una visione dell’espressione teatrale che sia realmente europea.
In questa ottica è nato il progetto L’Attrice e l’Attore Europei, la nuova sfida comune del Teatro della Toscana e del Théâtre de la Ville di Parigi con il suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota. Ci impegniamo a formare una figura di interprete capace di superare tanto i confini nazionali quanto le barriere linguistiche, attraverso la ricerca di nuove forme pedagogiche. Un attore, quindi, in grado di far parte di troupe di nazionalità diversa, come testimonia il passaggio al Teatro della Pergola di Ionesco Suite. Vinicio Marchioni è già al lavoro per la prossima fase del progetto, che vedrà giovani attrici e attori affrontare Caligola di Camus. L’attrice e l’attore sono al centro anche dei nuovi spettacoli di Isabella Rossellini e di Bob Wilson.
Siamo di fronte a un percorso che realizza la visione del Teatro della Toscana e del suo modo di fare teatro, un passo definitivo verso la sua affermazione come Centro Internazionale di Cultura Teatrale.

L’inaugurazione è nel segno di un “uomo contro” come Ezra Pound.

La stagione del Teatro della Pergola interpreta il Teatro come motore della partecipazione critica agli eventi della società. È questa una delle funzioni più alte e importanti del Teatro, che diviene testimone della storia e, attraverso la poesia, si assume un fondamentale impegno sociale. Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini in Ezra in gabbia – o il caso Ezra Pound, scritto e diretto da Leonardo Petrillo, raccontano l’ossessione dell’uomo Ezra Pound che difende la sua poesia, la scoperta delle incongruenze sociali e artistiche, del mondo e degli uomini. Nel solco tracciato da poesia e letteratura, che incrocia parimenti la lingua e la scrittura italiana, troviamo anche autori come Pasolini, De Filippo, Svevo, De André, ma anche Goldoni, che cercava un teatro nuovo. I classici poi in cartellone sono tra i titoli solitamente meno frequentati nei programmi teatrali. Le commedie infine sono senza tempo, di straordinaria efficacia, con una continua altalena di emozioni, sempre in bilico tra felicità e disperazione.

Avete presentato solo il programma del Teatro della Pergola?

Stagione è metronomo dello scorrere del tempo, rispetto per la natura e per il territorio, armonia tra questi e la presenza del genere umano e delle sue azioni. Abbiamo rivelato la prima tappa del nuovo anno del Teatro della Toscana, nell’attesa di presentare successivamente i cartelloni del Teatro Era di Pontedera, del Teatro di Rifredi, il progetto speciale sull’Ex Cinema Goldoni di Firenze, gli appuntamenti collaterali e nel Saloncino ‘Paolo Poli’.

Uno spazio di crescita e quindi di vita

Elio Germano, Teho Teardo – Il sogno di una cosa_ ph. Fabrizio Cestari

La stagione 2023/2024 del Teatro della Pergola di Firenze è l’espressione del meglio del teatro nazionale e internazionale. Fa seguito alla stagione appena trascorsa, finalmente completa, e che ha confermato lo stato di salute della Fondazione quanto ai risultati di pubblico e di incasso.

Nella stagione 2022/2023, infatti, su un totale di 371 recite si è registrata una presenza di oltre 100.000 spettatori, con 3.500 abbonamenti e oltre 1.200 TT Young Card (membership card riservata agli under30), dimostrazione del sostegno alla programmazione del Teatro della Toscana anche da parte dei giovani. Questa larga partecipazione ha permesso di decretare il tutto esaurito per la metà delle date in programma nelle sale della Fondazione Teatro della Toscana.

Questa stagione riparte da via della Pergola, da un’ampia programmazione attraversata da autori e testi classici e contemporanei, sia italiani che stranieri, grande poesia e letteratura, drammaturgia storica e nuova drammaturgia, impegno e leggerezza, nel solco dei valori fondativi Giovani, Europa, Lingua Italiana. Un passo definitivo verso l’affermazione della Fondazione come Centro Internazionale di Cultura Teatrale.

Si inaugura dal 24 al 29 ottobre nel segno della poesia e dell’arte attoriale con l’Ezra Pound di Mariano Rigillo diretto da Leonardo Petrillo. Ma l’indipendenza del pensiero, caratteristica che porta a essere osteggiati da fronti diversi, percorre molti degli spettacoli in apertura, da Moro e Pasolini per Fabrizio Gifuni a sempre Pasolini per Elio Germano e Teho Teardo, da De Filippo per Fausto Russo Alesi a Freud per Stefano Massini, per arrivare a De André per Neri Marcorè.

Lino Guanciale, Francesco Montanari – L‘uomo%20più crudele mondo Flavia Tartaglia

A un libero pensatore è dedicato il nuovo one woman show di Isabella Rossellini. Darwin’s Smile riconcilia i mondi di arte e scienza a partire da Darwin e dal suo testo L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali. Con Pessoa si confronta Bob Wilson per uno spettacolo che nasce dall’interesse del regista per il progetto de L’Attrice e l’Attore Europei, nuova sfida del Teatro della Toscana e del Théâtre de la Ville di Parigi con il suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota, anche e soprattutto nella sua prospettiva di incontro con l’Africa. Vinicio Marchioni è già impegnato nella prossima fase, che vedrà giovani attrici e attori lavorare su Caligola di Camus.

Stagione è anche il metronomo dello scorrere del tempo, rispetto per la natura e per il territorio, equilibrio tra questi e la presenza del genere umano e delle sue azioni. Il Teatro non è ‘altro’, è parte della vita di tutti i giorni, come una foglia per il suo albero. Al pubblico il compito di essere protagonista, di sfidare i presagi, di usare il palcoscenico come uno spazio di crescita e quindi di vita, come rappresentato dalla foglia nell’immagine della stagione ideata da Walter Sardonini, che nasce dalla “pianta” della Pergola, ovvero la sua sala, come nascerà dalla “pianta” degli altri spazi del Teatro della Toscana.

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