Passaggio al Bosco è un progetto editoriale militante, libero e, soprattutto, indipendente dai dogmi imposti dal mercato. Per coloro che lo hanno fondato e oggi ci lavorano, il libro non è un un semplice prodotto commerciale, ma un patrimonio di idee e di visioni. La casa editrice è impegnata nella diffusione della cultura identitaria e “non conforme”, coltivando un approccio autonomo e “totale” al sapere attraverso una vocazione che riesce ad oltrepassare la “settorialità”. La cultura per loro è infatti come un grande organismo vivente nel quale ogni parte contribuisce all’armonia e alla bellezza dell’insieme.
Ispirato dalla figura del “ribelle” di stampo jüngheriano – che “passa al bosco” in divergenza rispetto ai mantra del pensiero dominante – si pone nella cifra della resistenza spirituale al dominio della tecnica, oltre che all’automatismo delle masse. Il progetto sorge nel settembre del 2017 presso i locali dello “spazio identitario” di Casaggì Firenze; presto diventa un riferimento trasversale per tutto il mondo della destra nazionale e sovranista, grazie ad un catalogo arricchito dalla presenza di sei collane e di oltre venti titoli, destinati a superare le trenta unità entro la fine dell’anno. I testi spaziano dalla saggistica alla narrativa, senza dimenticare le numerose ristampe e la reinterpretazione di grandi classici del pensiero tradizionale e nazionale.
“Passaggio al Bosco è esistere qui ed ora ristabilendo l’essenziale protagonismo delle scelte, praticando la via dell’esempio, manifestando la secessione dal volgare, il disprezzo dell’effimero, la lotta metafisica contro i demoni del pensiero unico, contro le tentazioni del calcolo, contro l’apatia della neutralità, contro le accademie del buonsenso. Passaggio al Bosco è il coraggio di investire in quella cultura che tutti considerano defunta e improduttiva, ma che noi riteniamo essere il più autentico mezzo di autodeterminazione della persona”.
Le loro edizioni infatti si rivolgono al “ribelle” per eccellenza: colui che ha un rapporto innato con la libertà e vuole scrivere nuove narrazioni; colui che nuota sempre controcorrente portando in dote la propria consapevolezza di uomo e non di oggetto.