Riscopriamo da casa il patrimonio culturale della nostra bella Italia

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In questo momento così difficile e drammatico a causa dell’emergenza Covid-19, la cultura non si ferma. Attraverso la tecnologia e grazie alla grande passione che da sempre anima il settore culturale è possibile scoprire o riscoprire da casa l’immenso patrimonio culturale e artistico della nostra bella Italia. Una visita virtuale dentro i musei, l’interazione con gli artisti, le curiosità delle epoche passate: questo e tanto altro per colmare la solitudine di queste giornate e far nascere in noi la curiosità di tornare a visitare i nostri luoghi della cultura una volta che questa emergenza sarà alle nostre spalle.

Il MiBACT Ministero per i beni e le attività culturali, fin dalla prima ora dell’emergenza sanitaria, ha invitato i musei italiani a non fermarsi, a chiudere fisicamente le proprie porte entrando direttamente nelle case di tutti noi dimostrandosi un’istituzione immune a qualunque virus. Il canale youtube del MiBACT si è riempito e continua a riempirsi di contenuti. I musei, che fino a pochi giorni fa ignoravano quasi del tutto la comunicazione digitale e la loro presenza sui social network era assai limitata, sono diventati molto attivi. Si sono susseguite iniziative e hashtag istituzionali – #iorestoacasa, #ioleggoacasa, #laculturanonsiferma, #museichiusimuseiaperti, #artyouready e #emptymuseum– che hanno riempito di contenuti i social. Numerosissime foto realizzate all’interno di musei, parchi archeologici, biblioteche e archivi d’Italia, dando preferenza a quelle prive di persone. Foto che servono a ricordare che il patrimonio culturale, sebbene momentaneamente chiuso al pubblico, è vivo e rappresenta l’anima pulsante della nostra identità.

Questa bella iniziativa assume, però, anche un altro significato di straordinaria importanza e cioè la necessità della digitalizzazione del patrimonio culturale. L’innovazione tecnologica, infatti, mette a disposizione strumenti in grado di assicurare una maggiore tutela e una migliore valorizzazione del nostro patrimonio, di favorirne una più ampia conoscenza attraverso forme di fruizione e canali di accesso innovativi, di conservare una memoria precisa di tesori spesso estremamente fragili, a beneficio delle generazioni che verranno.

L’impatto che le nuove tecnologie hanno su questo patrimonio, sui beni artistici e sulla loro diffusione al grande pubblico, stimola una importante riflessione, dal punto di vista di progetti e politiche di promozione. Nel campo della pratica, la digitalizzazione ci dimostra che i musei oggi non sono solamente luoghi fisici, le nuove tecnologie, infatti, permettono di ammirare le opere e percorrere gli spazi della piattaforma digitale che dà accesso ai contenuti culturali. Queste potenzialità devono stimolare progetti che invitano ad una nuova lettura del mondo dell’arte, del collezionismo e di tutti i settori di ricerca.

La digitalizzazione ha la capacità di creare le condizioni per una più ampia circolazione della cultura, facilitando l’accesso e l’inclusione di tutti gli individui. Questi sono gli obiettivi primari per poter costruire un mondo sostenibile: ripensare la crescita attraverso modelli di sviluppo che rispettino la comunità e valorizzino il nostro ricco patrimonio ripensando anche nuove forme di gestione.