Ospite in collegamento ieri agli Stati Generali della Cultura del Sole24Ore nell’Aula Magna Cavallerizza Reale dell’Università di Torino, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha fatto il punto della situazione: la Cultura è un fattore di sviluppo socioeconomico e con l’autonomia i musei hanno più risorse e sono più efficienti. Citando il Ministro, noi di CulturaIdentità lo avevamo già detto: l’Italia sia una “superpotenza culturale”, si costruisca “un nuovo immaginario“. Concetti ribaditi ieri da Sangiuliano: al centro del Mediterraneo, l’Italia è la depositaria di un lascito di civiltà straordinarie, il prodotto di una lunga storia. Come disse Prezzolini, dobbiamo essere orgogliosi del nostro passato, ma dobbiamo anche essere all’altezza di questo lascito storico. Ecco adunque l’urgenza di costruire un nuovo immaginario dell’Italia nel mondo, perché chi ha a cuore la storia dell’Umanità, qui in Italia troverà testimonianze eccezionale che sono anche occasione di sviluppo socio economico. Ecco dunque la bontà dell’introduzione di precisi strategie che sposino economia e cultura, si veda l’introduzione degli utili reinvestiti nella Cultura e la riforma dei musei italiani. Sangiuliano rivendica infatti l’avvenuto aumento del numero dei musei autonomi, passati da 44 a 60, cosa che si traduce in maggiori risorse e maggiore capacità di spesa, sapendo che necessariamente con lo strumento dell’autonomia il direttore di un museo non è più “solo” uno storico dell’arte ma anche un manager. La realtà ce l’abbiamo davanti agli occhi già adesso: rispetto ai musei polverosi di 30 anni fa, oggi abbiamo dei gioielli di efficienza, come l’Accademia di Venezia,il Museo Archeologico di Napoli, il il museo dei Bronzi di Riace di Reggio Calabria, il MART di Taranto, Pompei e tanti altri modelli di efficienza riconosciuti come tali in tutto il mondo. Come ha detto Sangiuliano, “da oggi i progetti non sono più teorici: le cose stanno avvenendo sul serio”: si pensi ad esempio al raddoppio di tre grandi musei italiani, con la Pinacoteca di Brera e Palazzo Citterio a Milano, gli Uffizi “diffusi” con la Villa di Careggi e Montelupo Fiorentino – dove saranno visibili le opere attualmente custodite nei depositi degli Uffizi -, il Museo Archeologico di Napoli con Palazzo Fuga. Del resto, l’estate appena trascorsa dimostra che passare dalle parole all’azione si può e porta grandi risultati: i titoli di giornale di qualche anno fa che lamentavano i musei chiusi a Ferragosto sono solo un ricordo, con un’estate eccezionale per tutti i musei italiani, gli scavi di Pompei hanno fatto il record di visitatori paganti con oltre 21mila ingressi, così come il parco archeologico del Colosseo, stesso discorso per la Pinacoteca di Brera, gli Uffizi, il Museo Archeologico di Napoli e il Museo Archeologico di Taranto: si sta realizzando quanto anticipato dal Ministro, la Cultura è alimento dello spirito ma anche un importante fattore di sviluppo socio economico per la nostra Nazione.
La ‘Cultura’ vista da due punti di vista diversi. Quelli di Sangiuliano (ma un santo poteva fare di meno?) li ho appena letti e apprezzati. I turisti di tutto il mondo e le casse dello stato ringraziano.
Da qualche altra parte invece si legge: «“Profeta di sventura”. La lezione di don Patriciello a Saviano che aveva deriso l’intervento del governo in carica a Caivano. E poi precisa: “Il ‘Padre Mauro’ cui fa riferimento in Gomorra sono io.”
Un altro contributo, dunque, che si aggiunge ai molti altri piovuti dal cielo in quel libro che tanto successo ha dato a Saviano quanto ridondanza alla Camorra: che da quelle pagine ne esce a 360 gradi glorifica e trionfante. Da ciò la seguitissima serie televisiva e l’incessante e rinnovato proselitismo di quella certa parte di gioventù che mai farà mancare l’indispensabile manovalanza, per continuare a farla ingrandire sulla via del malaffare.