Sicilia sott’acqua, solidarietà bipartisan ma c’è chi dice no (alle infrastrutture)

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È di un morto il bilancio dell’alluvione che si è abbattuto stamani sulla città di Catania. Un automobilista di 53 anni è stato travolto dall’acqua dopo essere scese dall’auto rimasta in panne. Il tentativo disperato dei passanti di estrarlo da sotto la macchina mentre la pioggia scendeva con tutta la sua furia non è servito a salvargli la vita. Intanto i soccorritori hanno ritrovato ieri il corpo di un anziano che, da domenica scorsa, era disperso nel Catanese assieme alla moglie. Quest’ultima però non è stata ancora ritrovata. Si tratta di un bilancio pesantissimo e che fa salire la preoccupazione per l’evolversi della situazione.

L’intera Sicilia orientale è letteralmente sott’acqua da giorni a seguito del ciclone che si è abbattuto al Sud e che, stando alle previsioni, durerà sino a domenica. Le immagini del centro storico di Catania totalmente inondato e con piazza Duomo sommersa hanno fatto capolino sui telegiornali e segnalano uno scenario ancora in evoluzione. La decisione del sindaco di Catania, Salvo Pogliese, di tenere preventivamente le scuole chiuse ha probabilmente evitato scenari peggiori. Da oggi pomeriggio fino a mezzanotte anche le attività commerciali non essenziali resteranno chiuse. Nel frattempo, l’Università ha predisposto il ritorno in dad, stavolta non per il Covid, fino al prossimo sabato.

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è stata la prima da Roma a esprimere solidarietà alla popolazione catanese. Sulla stessa linea sono arrivati messaggi anche dal LeU e dal Movimento cinque stelle. La senatrice di Forza Italia Urania Papatheu ha intanto annunciato un’ interrogazione al governo per proclamare lo stato di calamità naturale.

Nel dibattito politico entra anche dell’altro che rischia però di esacerbare gli animi e apparire come fuori luogo. Le parole del co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, nel pieno dell’emergenza, hanno tutto il gusto di un’entrata ideologica pensata per rilanciare il dibattito contro la realizzazione di infrastrutture fondamentali per il Mezzogiorno. “Mentre c’è ancora chi parla di Ponte sullo Stretto – ha detto – queste sono le drammatiche condizioni in cui versa il sud Italia, distrutto dal dissesto idrogeologico”.

Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto sul tema puntando il dito contro cambiamenti climatici. Almeno, però, ha annunciato vicinanza al Comune di Catania aggiungendo che “se serve, dalla Toscana sono pronti a inviare aiuti”.

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