156 porti, una rete ferroviaria di 24.299 km, una rete stradale (strade statali, regionali, provinciali, comunali) di 837.493 km, una rete autostradale di 6.966 km (2019) e 98 aeroporti. Questo lo screenshot della rete dei trasporti in Italia.
Inoltre, circa 1 milione e mezzo di ponti, solo 60mila dei quali sono monitorati e, tra questi, circa 1.900 presentano altissimi rischi strutturali. Ma non basta: oltre 18mila viadotti presentano criticità e necessitano di interventi di manutenzione.
Un tema particolarmente scottante a causa dei risvolti sulla sicurezza dei cittadini in viaggio sulle strade del nostro Paese. Proprio l’Italia ha svolto un ruolo decisivo nella ricerca internazionale sulla sicurezza stradale, con ruoli importanti all’interno dei network di ricerca e nei progetti europei. Per questo, il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2030, elaborato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, non può che essere fortemente integrato con il contesto internazionale e anzi, ambisce ad essere un Piano di riferimento anche per altri Paesi. L’approccio al Piano è quello basato sul cosiddetto Safe System, con i suoi 5 pilastri, il secondo dei quali si incentra proprio sulla “maggiore sicurezza di strade e mobilità”.
L’aumento della sicurezza stradale è, dunque, uno degli elementi fondamentali che il Governo intende realizzare nei prossimi dieci anni, in linea con gli orientamenti internazionali ed europei. Del resto, anche l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile nell’obiettivo 9 stimola alla costruzione di infrastrutture resilienti e alla promozione di innovazione e industrializzazione equa, responsabile e sostenibile.
Le valutazioni delle reti esistenti a livello nazionale potranno essere affidate ad un valutatore indipendente rispetto al Ministero, dotato delle adeguate caratteristiche e competenze tecniche, selezionato in osservanza alla normativa esistente sugli appalti pubblici.
Dunque, il ruolo di valutazioni terze e indipendenti riveste un ruolo chiave nella messa in sicurezza delle infrastrutture. “Ambito nel quale ASACERT, ente di ispezione, valutazione, certificazione opera concretamente da più di vent’anni -ricorda Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT che ha eseguito, tra gli altri, il controllo tecnico in corso d’opera, del ponte Morandi di Genova- La centralità dell’impegno che mettiamo tutti i giorni è rivolta al controllo e al rispetto delle regole, per garantire la sicurezza delle infrastrutture di qualsiasi tipologia e dimensione– afferma Capaccioli, che aggiunge- Al di là delle prescrizioni del legislatore, stiamo registrando una crescente sensibilità ed attenzione sui temi della sicurezza delle opere infrastrutturali da parte di decisori, esperti del settore, compagnie assicuratrici, che chiedono sempre di più che organismi d’Ispezione terzi e indipendenti, siano incaricati di controllare e validare i progetti, siano essi manutentivi o costruttivi, di portare avanti valutazioni tecniche integrate riguardanti aspetti progettuali, urbanistico−ambientali, contabili−amministrativi, edili e strutturali, impiantistici e controlli tecnici in corso d’opera. ASACERT vanta un’esperienza pluriennale nel campo ispettivo, garantisce un’elevata expertise tecnica, competenze verticali e strumentazioni all’avanguardia, per garantire, prima di tutto, la sicurezza dei cittadini”.

La verifica della Sicurezza Stradale da parte di ASACERT è, infatti, uno degli ambiti ispettivi di maggior rilievo dell’Ente, effettuata in conformità con quanto previsto dalle Linee Guida del D. Lgs. 35/2011 “Gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali”.
L’ispezione è finalizzata ad individuare le criticità dell’infrastruttura stradale direttamente correlate agli eventi incidentali; identificare i fattori di potenziale pericolo dell’infrastruttura stradale, che potrebbero dare luogo a siti con elevata incidentalità; individuare la priorità degli interventi correttivi infrastrutturali sia per ridurre il numero e la gravità degli incidenti che per prevenirne ulteriori altri, mantenere in costante osservazione lo stato di sicurezza della rete stradale.
L’analisi condotta dal Team di Ispezione appositamente costituito fornisce un rapporto finale nel quale viene esplicitato se, a seguito dell’ispezione, non emerga alcuna criticità o, in caso contrario, se debbano essere indicati i provvedimenti, gestionali o infrastrutturali, necessari per il miglioramento delle caratteristiche di sicurezza del tratto stradale in esame.
Il Team di Ispettori ASACERT provvede a compilare le schede di ispezione così e si impegna a redigere un rapporto di ispezione contenente dati relativi a specifici elementi osservati.
Ispezioni diffuse sull’intero tratto stradale omogeneo, diurne e notturne, volte all’apprendimento delle problematiche generali e delle caratteristiche del tratto stradale in relazione all’intera rete, alla morfologia e all’uso del territorio per esaminare più approfonditamente i problemi di sicurezza distribuiti lungo il tratto stradale in questione.
Al termine dell’analisi documentale ed in sito, ASACERT predispone un rapporto finale contenente la descrizione di tutte le problematiche, concentrate e diffuse, riscontrate nell’intero tratto stradale e del relativo grado di gravità, nonché l’individuazione di una o più possibili soluzioni applicabili.