Stanno giocando al Grande Fratello con la nostra libertà

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La calunnia è un venticello, Un’auretta assai gentile, Che insensibile, sottile, Leggermente, dolcemente, Incomincia a sussurrar. Piano piano, terra terra, Sottovoce, sibilando, Va scorrendo, va ronzando… E le teste ed i cervelli, Fa stordire e fa gonfiar. E il meschino calunniato, Avvilito, calpestato, Sotto il pubblico flagello, Per gran sorte ha crepar.

Apriamo questo numero, dedicato al bavaglio all’informazione, con i famosi versi del primo atto del Barbiere di Siviglia di Rossini, perché proprio sulla calunnia rivolta agli avversari di diffondere fake news, si è formato in queste settimane il tribunale della Nuova Inquisizione voluto dal Governo più bugiardo degli ultimi decenni, quello dell’Avvocato, o forse sarebbe meglio dire, del Nemico del Popolo. Il paradosso è che proprio chi ha diffuso notizie false sul coronavirus, giudicherà ciò che si può e si potrà dire senza essere messi all’indice. La tecnica è talmente antica che il genio di Rossini con la sua famosa aria seppe raccontarla come soltanto un grande artista può fare.

Ripetere una menzogna, una, dieci, cento, mille volte, casomai con quel ghigno beffardo alla Travaglio, spacciarla poi per verità assoluta e mettere alla gogna mediatica chiunque si permetta di confutare quella tesi. Anni fa misi in scena con Angelo Crespi il bellissimo saggio di Massimo Fini, Nerone duemila anni di calunnie, nel quale veniva smentita una delle bufale più vecchie della storia: l’incendio di Roma da parte dell’Imperatore. Per due millenni il folle e geniale Nerone è stato studiato sui libri di scuola come una specie di Anticristo, quando in realtà fu ben altro. Avere la verità in tasca è compito arduo persino per uno scienziato, figuriamoci per una commissione fatta in gran parte da giornalisti provenienti tutti da una stessa area politica.

E siccome sono due mesi che siamo reclusi in casa, senza capire che futuro avremo, consiglierei umilmente ai portavoce di questo regime orwelliano di non giocare troppo con le libertà dei cittadini. Prima o poi la corda si spezza… Provateglielo a spiegare dopo al Popolo che era il casting per il nuovo Grande Fratello!