Besano

Besano

Tra il verde e nel blu c’è l’incantevole Besano

Tra cave e fossili, luogo di incontro fra storia e natura, un patrimonio da valorizzare

Nella verde Valceresio, estremo lembo di terra del Varesotto prima del confine elvetico, e con il blu del Lago di Lugano sullo sfondo, il piccolo comune di Besano trova la sua collocazione in un’incantevole cornice paesaggistica. La storia di questa località è intrinsecamente legata al proprio territorio: per la posizione strategica già dai tempi più antichi il colle S. Martino, punto panoramico del territorio comunale, era stato eletto a sede di un insediamento celtico, poi sostituito da un castrum romano a controllo delle vie di transito verso il lago. Un’area ideale, fra boschi e sentieri dei rilievi prealpini, anche per i contrabbandieri dei due secoli scorsi: un contrabbando” romantico”, che ha in parte prodotto la ricchezza di quest’area. Molti si davano infatti a questa attività, eludendo i finanzieri, spesso concittadini, volti noti da incontrare per le vie del proprio paese. Al netto degli scontri, un clima disteso vigeva fra le due parti, specie se gli spalloni erano spinti a questa pratica dal bisogno familiare e non per profitto: colti in fallo i fuorilegge, i finanzieri, chiudendo spesso un occhio, procedevano solo al sequestro di parte della merce. Inoltre, questa occupazione, per quanto illegale, ha favorito proprio tra i contrabbandieri la nascita di una cultura di profondo rispetto verso l’ambiente naturale in cui operavano. Sempre alle montagne, grande risorsa naturale, si deve poi la tradizione lavorativa locale degli scalpellini, la cui maestria è esemplificata dall’altare della chiesa parrocchiale, splendidamente lavorato, i quali trovavano nelle pietre estratte in loco ottima materia per la propria arte, esportata anche oltreoceano con l’emigrazione degli anni passati. Proprio il vicino Monte San Giorgio, centro di estrazione mineraria, ha iniziato a restituire dal XIX secolo una grande quantità di fossili, specie rare ed esclusive che hanno permesso così al sito geo-paleontologico, giacimento fossilifero fra i più importanti del Triassico Medio, di ricevere la nomina UNESCO di “patrimonio dell’umanità”. Molti reperti sono conservati nel Museo Civico dei Fossili, sede di esemplari straordinari, come quello del Besanosauro, rettile acquatico di 235 milioni di anni fa studiato oggi in tutto il mondo. “È difficile rendere le piccole realtà della fascia prealpina competitive dal punto di vista lavorativo e dei servizi, ma per vitalizzare il territorio bisogna valorizzarne le peculiarità storico-paesaggistiche, attirando dall’esterno chi porti indotto economico – commenta il sindaco Leslie Mulas – Abbiamo investito su questo aspetto e insieme promosso politiche che garantissero servizi per famiglie, manutenzione degli spazi e sicurezza: un’alta qualità della vita non solo attrae elementi da fuori, ma spinge anche a non andarsene”.

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