Castel San Giovanni

Castel San Giovanni

A Castel San Giovanni la cultura la fa da padrona

Per l’assessore Cesareo “L’identità castellana è un equilibrio tra commercio, cultura e tradizione”

Castel San Giovanni in provincia di Piacenza è antichissima. Il centro urbano probabilmente fu fondato ai tempi dell’Impero Romano sotto la IX regione di Liguria con il capoluogo nella città di Genova. Regio che poi verrà unita all’Emilia e alla Traspadana, spostando la capitale a Milano con i maggiori governatorati in Genova e Piacenza. Non si può dimenticare l’importante periodo longobardo in cui Castel San Giovanni faceva parte dei possedimenti dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio assieme ad altri territori della Val Tidone facenti parte del feudo reale ed imperiale monastico bobbiese. La Liguria poi si dividerà in tre distinte marche ed in una di queste, la Marca Obertenga, entrerà a farne parte Castel San Giovanni; da questo territorio poi si divideranno diversi rami famigliari che genereranno importanti stirpi italiane.
Re Enzo, figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, nel 1243 e 1246 strinse d’assedio l’antico castello di Olubra, posto ove ora si trova il borgo, aiutato dalle truppe pavesi senza però conquistarlo. Nel 1252 il pavese Ferrario Cane distrusse l’abitato poi ricostruito da Alberto Scotti, allora signore di Piacenza, nell’anno 1290. Nei secoli successivi lo ebbero in feudo altre importantissime famiglie del panorama padano come i Fontana, gli Arcelli, i Pallavicino e i Dal Verme. Proprio sotto questi ultimi, nel 1436 si costituì la Contea di Bobbio e Voghera.
Le contee di Bobbio, Voghera, la signoria di Castel San Giovanni e tutti i possedimenti vermeschi passarono alla camera ducale e poi al duca di Milano Ludovico il Moro, per poi andare in dote a Galeazzo Sanseverino, genero dello Sforza. Il borgo con il suo feudo divenne per un periodo anche di proprietà di Beatrice d’Este, su donazione del marito Ludovico. Con il trapasso di re Luigi XII di Francia i vari feudi locali passarono ai piacentini Pallavicino e nel 1525 i Dal Verme riottennero tutti i feudi con conferma imperiale, tranne però la signoria di Castel San Giovanni. Nel 1545 poi con la fondazione del Ducato di Parma e Piacenza, entrò a far parte dei possedimenti dei Farnese, che ottennero poi il possesso di tutta la Val Tidone.
Oggi Castel San Giovanni si presenta come un borgo ricco di commercio di vicinato ma allo stesso tempo un importante polo logistico: come dice l’assessore Wendalina Cesario, “L’identità castellana è un ottimo equilibrio fra commercio, cultura e tradizione” e offre una serie di eventi molto interessanti come la stagione di prosa del teatro locale, che nel tempo ha visto la partecipazione di nomi come Iacchetti, Vanessa Incontrada, Giancarlo Giannini e tanti altri.
Da non dimenticare Cioccolandia, una vera e propria fiera dedicata al cioccolato in tutte le sue forme che attira migliaia di persone nelle strade e piazze del borgo. Altro importante appuntamento castellano è Floravilla, una fiera florovivaistica che ospita numerosi espositori.
Anche la musica jazz e blues però la fa da padrona con il Val Tidone Festival, un appuntamento diffuso sul territorio in diversi comuni con numerosi appuntamenti musicali fra luglio ed agosto.
Insomma, Castel San Giovanni è un luogo in cui non ci si annoia e la cultura la fa da padrona.
Simone Zagagnoni