Castel San Giovanni

Castel San Giovanni

Castel San Giovanni, dove resiste la cultura

L’assessore Cesario: investiamo nella formazione artistica dei più giovani

Nel Piacentino c’è un piccolo Comune dove le piazze sono ancora immacolate, pronte per accogliere tutte le settimane i banchi del mercato, e dove la vita è ancora genuina come una volta: si tratta di Castel San Giovanni. Qui, all’ombra del più grande centro di distribuzione Amazon d’Italia resiste il commercio di prossimità, anzi, come spiega l’assessore al Bilancio e al Commercio Wendalina Cesario, il rapporto con il colosso è “uno sbocco importante per la comunità che dà lavoro a migliaia di dipendenti”, il segreto per fare funzionare le cose è “un buon bilanciamento tra la multinazionale e ciò che serve alla nostra comunità”. Immuni a una concorrenza tanto insidiosa il corso commerciale di Castel San Giovanni è noto anche nella vicina Bassa Pavese, essendo a ponente l’ultimo comune dell’Emilia-Romagna prima della Lombardia. Le recenti disposizioni governative hanno influito più della creatura di Jeff Bezos sulla tenuta economica cittadina, per questo la giunta guidata dal sindaco Lucia Fontana ha deciso di introdurre una serie di misure a favore dell’economia circolare, tra cui un bando “durante criticato dalla minoranza – ricorda Cesario – ma fortemente apprezzato dalla cittadinanza che ha aderito con migliaia di domande”. Una bella sfida per la nuova squadra di assessori, in carica da maggio del 2019, nella quale c’è una importante componente femminile, ma guai alle strumentalizzazioni: “Non mi faccio chiamare assessora – ribadisce Cesario – lotto molto con il mio lavoro e senza battaglie ideologiche”. Tra i progetti per la ripresa Cesario, che detiene anche le deleghe alla Cultura e al Turismo, punta alla riapertura dei teatri e dei luoghi d’interesse artistico: sono infatti numerosi gli eventi in estate e autunno che ogni anno richiamano nomi noti del panorama musicale e teatrale e che dà la possibilità agli artisti locali di esibirsi ance con spettacoli in dialetto. “Speriamo di ricominciare la stagione del teatro di prosa a settembre – auspica l’assessore – l’ultima stagione ha registrato il tutto esaurito, ed è stata molto amata dal pubblico”. Con la genuinità tipica dell’Emilia-Romagna e la tenacia dei lombardi, gli abitanti di Castel San Giovanni hanno realizzato negli anni la rassegna letteraria Libri da vivere, una delle poche della zona. La rassegna si tiene ogni anno nella splendida Villa Braghieri-Albesani, risalente al XVIII secolo, e vi hanno preso parte, tra gli altri, anche i giornalisti e scrittori Paolo Mieli e Giangiacomo Schiavi.
Teatro, letteratura e anche musica: l’annuale Festival di musica comprende tutta la Val Tidone ed è proprio Castel San Giovanni il Comune capofila. Tra gli ospiti più illustri anche il maestro Angelo Branduardi. “Diamo grande importanza alla cultura e alle formazione artistica delle giovani generazioni – sottolinea Cesario – Mi impegnerò a dare inizio a un progetto di cinematografia per aiutare i ragazzi e le ragazze a studiare cinema”, un’iniziativa che vuole segnare il ritorno alla normalità, e “a quell’umanità che forse avevamo sottovalutato”.

A.M.

Articoli correlati