Piedimonte San Germano, fortezza del lavoro all’ombra della meraviglia del Monte Cairo
Di Piedimonte San Germano, sul cui territorio sono state rinvenute tracce di vita che ne fanno risalire l’esistenza al Neozoico, colpisce il ruolo strategico esercitato, per posizione geografica, in tutti gli eventi storici che ebbero come teatro la Valle del Liri.
Meravigiosa vallata, guardata a vista dall’aggregato di case che svettavano, già in epoca romana, dall’alto del Colle che all’odierna Piedimonte ispirò il nome di Pesmons.
Città amena, crocevia obbligato per gli scambi tra nord e sud, non lontana dall’Abbazia di Montecassino, sotto il cui controllo i Longobardi la posero, ebbe a resistere al sacco saraceno, passò dal dominio dei Conti D’Aquino a quello normanno.
La storia ci dice come l’Abate Pietro, con la Charta Libertatis, volle concedere nel 1183 i diritti civili agli abitanti, a testimonianza del grado di emancipazione raggiunto in epoca benedettina, sotto la cui giurisdizione il centro rimase fino al 1807.
Dopo il breve intervallo dell’invasione napoleonica, la città assunse il nome di Piedimonte San Germano con l’Unità d’Italia, parte integrante dell’antica Terra di Lavoro, per entrare a far parte nel 1927 della neonata Provincia di Frosinone, istituita da Benito Mussolini.
Fortezza della Linea Hitler, antecendente alla Gustav, subì durante la Seconda Guerra Mondiale le tragiche conseguenze dei sanguinosi bombardamenti che ne minarono le fondamenta e le valsero l’ottenimento della medaglia d’argento al valor militare.
Con gli anni della sua ricostruzione, Piedimonte divenne protagonista dell’intero cassinate, primato sancito nel 1972 con l’inaugurazione dello stabilimento Fiat, che ha raggiunto nel tempo la straordinaria copertura di due milioni di superficie coperta.
In questa mega struttura industriale, oggi Stellantis, seppur risultando la produzione minata dalla costante crisi che vive il settore automobilistico, dopo le iconiche vetture Fiat, continuano ad essere prodotti i prestigiosi marchi Alfa Romeo e Maserati, autentiche regine del made in Italy, che pochi rivali hanno nei mercati internazionali.
Storia e modernità, questa l’atmosfera che si respira a Piedimonte San Germano, la città che è stata sempre in grado di primeggiare nel sud del Lazio, tenacemente legata alle sue radici.
Filippo Mosticone