Roverbella

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Patriottismo e operosità d’Italia a Roverbella

La Città Identitaria baricentro della Pianura Padana fra storia e tradizione


Al centro della Pianura Padana, all’estremo orientale della provincia mantovana, sorge il Borgo Identitario di Roverbella, emblema dell’operosità e del patriottismo italiano.
Di primaria importanza sono gli studi nati attorno al nome della cittadina, che oggi l’illustre etimologista bresciano Bonaglia fa risalire alle parole celtiche Rho-Heer-Beld, poi Roverbellum in latino, indicanti gli accampamenti militari sorti, già a partire dal IV sec. a. C., su questo storico incrocio di strade.

“Roverbella – dice infatti il Sindaco Mattia Cortesi – racchiude tutta la propria importanza nel suo nome: la nostra cittadina rappresenta ancora oggi uno dei fondamentali punti di collegamento del lombardo-veneto. In posizione baricentrica rispetto al Lago di Garda e punto mediano tra Mantova e Verona, l’importanza geografica si lega a quella storica, che il Comune è stato in grado di costruirsi a partire dal periodo risorgimentale”. E proprio intorno all’800 è possibile riscontrare la fioritura storica di Roverbella, un’evoluzione che passa attraverso dei veri e propri simboli di patriottismo.

Il primo di essi è Villa Gobio Chuavenet. Quartier generale degli austriaci e poi residenza di Napoleone Bonaparte durante la Campagna d’Italia, in essa ha dormito il futuro re Umberto I di Savoia dopo la Battaglia di Custoza, ritenuta la prima battaglia del Regno d’Italia. A completare il cuore pulsante della cittadina concorre Villa Benati, dove nel 1848 è avvenuto lo “storico rifiuto” di re Carlo Alberto all’esule Giuseppe Garibaldi, che a per questo darà vita ai leggendari Cacciatori delle Alpi, liberatori della Lombardia settentrionale.

Nella frazione di Canedole poi si trova la Corte Grande, cascina di campagna che chiude il complesso di ville del Comune. Caratteristico l’ippodromo che le sorge affianco, ricordando una delle più importanti attività tradizionali del territorio: l’allevamento di cavalli, anche da corsa.

“Dalla metà del’900 – prosegue il Primo Cittadino – il nostro territorio si è distinto anche in campo industriale e agricolo, generando prodotti agroalimentari di valenza internazionale”. Prodotti tipici che sono al centro di due eventi ben radicati nella vita tradizionale di Roverbella, la Festa Patronale di San Gregorio Magno e “Sapori in Piazza”, durante le quali hanno luogo ringraziamenti per il raccolto, benedizioni, fiere, sagre e presentazioni delle tipicità.

Particolarità del borgo è il Tortello alla pesca, variante del Tortello alla zucca mantovano che nel suo sapore aspro racchiude l’audace carattere di chi ha vissuto e vive in questo splendido territorio, capace di consegnare alla memoria a soli 17 anni il grande eroe risorgimentale Luigi Benati.

Visita il sito del Comune di Roverbella: https://storiaroverbella.webflow.io/

Lorenzo Pallotta