Il Festival dell’Aria Consapevole a Galatina (LE): nel segno della legalità

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Con il Festival dell’Aria Consapevole, sul palco dall’1 al 6 luglio, Galatina si conferma l’epicentro culturale del tarantismo con un evento di folklore , arte e misticismo a cui ha fatto da cornice il prospetto in stile barocco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo. È proprio sulla scalinata della chiesa che per secoli si sono avvicendate a ritmo frenetico tantissime anime irrequiete, tutte unite nell’arcinoto macabro rituale di danza convulsa ed esorcizzante utile per spurgare il veleno della cosiddetta “puntura della Taranta”.

Il festival ha consentito a tutti i partecipanti, galatinesi o meno, di ascoltare il battito antico e selvaggio del Salento, intraprendendo un viaggio nell’antropologia mediterranea. A guidare la piazza del 6 luglio in questa avventura è stato il vice direttore Rai Stefano Rizzelli; a cadenzare il passo le musiche interpretate dai Maestri Eugenio Bennato, Tony Esposito e Lino Pariota, autore della sorpresa della serata: l’inno di Galatina dal titolo “Sona Taranta”.

Il tema attorno al quale è ruotato l’evento è stato quello della legalità nel suo rapporto con la consapevolezza, ed in virtù di ciò è stato riconosciuto il premio “cuore di tufo” alle migliori espressioni di questo principio, uomini e donne simbolo della lotta per la giustizia.
Lo straordinario successo del Festival dell’Aria Consapevole è stata l’occasione per rimettere al centro tante cose importanti: identità, senso del sacro, arte e comunità. E forse la parola magica di Galatina è stata proprio quest’ultima, comunità, perché è dall’intera comunità cittadina, incarnata e animata dalla Pro-loco sotto la guida sapiente di Lorenza Pascale, che tutto è partito e tutto si muoverà, in tandem con l’amministrazione comunale di Fabio Vergine, nella proiezione della città a prossima Capitale della Cultura.

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