L’allievo si presenta vestito da donna, ma ad essere cacciato é il prof

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“Si è presentato in classe vestito da donna, ora rischia la sospensione e il 5 in condotta”. Potrebbe iniziare così questo articolo. E sarebbe un inizio veritiero, dal momento che è una notizia vera, ma di 12 anni fa. Era normale, no? una volta. Oggi invece è normalizzata la normalità, cioè accade l’opposto: il Prof. Martino Mora è stato cacciato da scuola per essersi rifiutato di fare lezione di fronte ad un allievo maschio travestito da donna. Hanno iniziato con la pantomima dell’inginocchiamento, proseguito con i bla bla di Fedez che doveva fare lo spot al suo smalto per uomini, adesso se reagisci nemmeno ti fanno parlare, ti mandano al confino. Vogliono salvare una minoranza chiassosa mettendo la mordacchia alla maggioranza silenziosa. L’articolo che segue è stato pubblicato su Il Talebano (Redazione)

La preside del liceo dove insegno mi ha cacciato da scuola. Stamattina. Mi ha cacciato poiché le avevo detto che non intendevo fare lezione in presenza di un allievo maschio che si è presentato travestito da donna dalla testa ai piedi. A questo punto la “signora” in questione mi ha messo brutalmente e arbitrariamente di fronte all’aut aut: o avrei fatto lezione facendo finta di nulla, o avrei dovuto lasciare immediatamente la scuola. Alla mia risposta che mi sembrava molto più onorevole la seconda possibilità, ella mi ha cacciato. Questi i fatti (tralascio le parole assai sgradevoli della “signora” in questione, che intendevano umiliarmi senza successo, alle quali ho ovviamente replicato). In una scuola capovolta, che a parole non vuole “discriminare” nessuno, si discrimina pesantemente solo chi chiede decoro, decenza, rispetto dei limiti. Per giunta si esercita l’arbitrio facendo ricorso dispotico ad un’autorità che a questo punto è solo la grottesca caricatura di se stessa. P:S: Immagino di essere l’unico, tra i docenti della classe, ad avere chiesto alla preside l’esonero dalla lezione. E ovviamente l’unico ad essere cacciato. E immagino anche che riceverò poca o nessuna solidarietà dalla maggior parte dei miei colleghi. Non me ne faccio problema: “etsi omnes, ego non”, come diceva monsignor von Galen. Ovvero: anche se tutti, io no.

Martino Mora

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