La vela olona dipinta da Gloria Giuliano da titolo “Perseveranza”
Il Vespucci, il veliero più affascinante e amato al mondo, torna alla Spezia a giugno dopo il tour mondiale 2023-2025 che ha attraversato 28 paesi, 5 continenti e l’ammirazione di migliaia di visitatori.
La mostra “Aspettando il Palio del Golfo” è un itinerario artistico che intreccia la memoria storica e culturale del mare con l’identità del territorio del golfo cantato da Byron e Shelley. Partendo dal simbolico veliero Amerigo Vespucci – ambasciatore galleggiante dell’Italia nel mondo fino all’agone sportivo del Palio del Golfo, l’esposizione si propone come una riflessione poetica e visiva sull’eredità marinaresca, sul lavoro, sulla festa e sul senso profondo dell’appartenenza. Attraverso opere pittoriche, fotografiche, installazioni e materiali d’archivio, gli artisti coinvolti reinterpretano questi due poli simbolici: da un lato il Vespucci, emblema di eleganza, formazione e sogno, dall’altro il Palio, espressione autentica di rivalità, passione popolare e tradizione condivisa. Un “viaggio” dunque, che non è solo geografico o storico, ma profondamente emotivo e identitario. Una rotta tracciata nel cuore del Golfo, tra memoria e futuro, tra arte e mare.
Grazie alle sinergie tra l’associazione “The Spezziner” di Mauro Baraldi e il Cantiere della memoria “Progetto Culturale dell’Associazione La Nave di Carta” di Corrado Ricci alle Grazie, una vecchia porzione di vela dismessa del Vespucci di 200x270cm è stata recuperata e traslata in opera d’arte da Gloria Giuliano che intitola l’opera “Perseveranza” riprendendo il motto marinaresco “non chi comincia ma quel che persevera”. Nell’intuizione di Mauro Baraldi si fonda quel senso di tradizione e storia che lo porta ad acquisire dal Cantiere della Memoria questa vela olona, fatta di materiale grezzo, forte e adatto a sopportare enormi carichi di lavoro nell’affrontare il mare e il vento.
Dopo un accurato lavaggio, sterilizzazione e restauro delle cuciture, la vela è stata consegnata a Gloria Giuliano per realizzare l’opera. Sull’affidamento la Giuliano così ci riferisce: “Mi hanno proposto di lavorare su questo pezzo di vela del Vespucci e ho accettato con entusiasmo”. “Per me è un simbolo di pace. Tocca porti dimenticati, anche in luoghi dove non c’è tranquillità. È un ponte tra i popoli.” “È stato un lavoro impegnativo per via del formato e del materiale. Ma ho voluto rendergli giustizia. È il mio personale omaggio alla marineria.”
Il progetto artistico è legato agli eventi del Palio del Golfo dove sarà esposta dal 18 luglio al 10 agosto alla Passeggiata Morin, e ha già fatto tappa al Circolo Ufficiali della Spezia, al Cantiere Valdettaro per l’omonimo trofeo in occasione dell’esposizione delle “Vele d’epoca dell’Alto Tirreno”, allo Yacht&Garden di Genova per il Classic Boat Show.
La raffigurazione scelta dall’artista, che rappresenta tre marinai nel momento della fatica e dello sforzo fisico nell’apertura delle vele, è quanto mai coerente con la storia della vela che porta i segni dei viaggi e delle ferite inferte dagli eventi naturali. L’opera assume matericità e forte presenza fisica con le cime che attraversano la vela e i muscolosi marinai che le afferrano. Albero e pennone conferiscono geometria e prospettiva. Il cromatismo è semplice ed essenziale, la Giuliano non “insegue” coloriture solide e accattivanti ma le armonizza con la naturale fibra della tela, segno di coerenza e capacità pittorica. L’ispirazione dell’artista si cementa con la storia, le tradizioni marinare, i valori estetico-culturali che il Vespucci porta con sé da quasi un secolo quando la Regia Marina nel 1930 decise di costruire il veliero sul quale si formano i cadetti dell’Accademia Navale.