A Viterbo, alla vigilia del tradizionale Trasporto della Macchina di Santa Rosa, la polizia ha sventato un possibile attentato terroristico. Due cittadini turchi, presumibilmente legati alla mafia turca e con possibili connessioni all’Isis-K, sono stati arrestati dalla Digos in un B&B situato lungo il percorso della manifestazione, patrimonio Unesco.
I due avevano una mitragliatrice e pistole pronte all’uso, con l’intento di colpire la folla di circa 40.000 persone. Un terzo complice è fuggito.
Per motivi di sicurezza, il Trasporto si è svolto con l’illuminazione accesa, decisione che ha suscitato proteste tra i viterbesi.
Sono stati schierati Nocs, cecchini e unità cinofile, mentre le autorità giunte per assistere all’evento – fra cui il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, quello della Cultura Alessandro Giuli, la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, Arianna Meloni e il deputato Mauro Rotelli – sono stati portati in sicurezza prima del blitz.
Le indagini collegano i sospetti al boss mafioso turco Baris Boyun, arrestato nel 2024, e si esplorano legami con il fondamentalismo islamico. Un altro arresto recente, quello di Hasan Uzun, ha contribuito a scoprire il piano.

















