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Ripercorrendo e rielaborando a ritroso una frase del filosofo colombiano Nicolàs Gòmez Davila potremmo dire che la cultura deve recuperare il valore del risveglio più del convincere, deve ritrovare luoghi, simboli e sapori ancora presenti, ancora vivi ed immortali nonostante il tempo e le accelerazioni smodate della modernità. E’ con questo prologo che possiamo dare la giusta dimensione a “Padovanità”, un’associazione di amici che vogliono “risvegliare” l’orgoglio della loro città, Padova, troppo spesso a metà fra la romana Verona e la serenissima Venezia e continuamente alla ricerca di un suo ruolo in quello che molti hanno definito il Terzo Veneto. L’Associazione Culturale Padovanità ci spiega – il fondatore e presidente Giampietro Spigolon – nasce per promuovere e salvaguardare i valori e le tradizioni della città di Padova attraverso attività di tipo culturale quali mostre, convegni, dibattiti, seminari, mirati alla difesa ed alla preservazione del patrimonio storico, artistico ed ambientale. Padovanità è tradizione ma non disdegna l’innovazione collocandosi nel web con una pagina facebook molto seguita e partecipata fra i navigatori virtuali padovani annoverando oltre 4000 amici e promuovendo attraverso questo spazio virtuale le proprie manifestazioni culturali e ricreative atte al mantenimento e alla diffusione di forme ed aspetti tipici della tradizione locale, di tipo enogastronomico, sportivo, letterario e musicale. Dopo febbraio superate le temperature rigide invernali l’associazione proporrà come ogni anno una fitta proposta di appuntamenti e visite guidate fra le piazze storiche ed i lunghi portici medievali passando per i luoghi più o meno conosciuti di Padova.

 

Davide Mauri