Stanno distruggendo l’Italia col green pass

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Draghi sa benissimo di prendere in giro gli italiani, sa che la sua è una farsa. Abbassare di 15 centesimi il carburante per arginare il caro benzina? Una farsa è anche estendere lo stato di emergenza con la scusa della guerra e traccheggiare sulla rimozione di restrizioni eversive. L’Austria, che si dava come spietata sull’obbligo vaccinale, lo ha rimosso dopo un mese, la Francia ha di fatto abolito le mascherine e tutto il resto, da noi si studiano astruse road map, come in guerra, da aprile a mezzo giugno e non si vede la ragione se non quella dell’opportunismo politico, come sempre. Il lockdown per il lockdown, il green pass per il green pass, il terrorismo per il terrorismo.

Ma il lockdown va cancellato subito, adesso: siamo gli zimbelli del mondo e lo siamo a maggior ragione per i motivi sommersi, che non si dicono ma che tutti conoscono. Bisogna tutelare gli ometti di D’Alema, gli Speranza, i Ricciardi, come prima Arcuri, che mettono in pratica le direttive cinesi nell’acquiescenza di Draghi e con il lasciapassare del Colle? Su questa farsa che ha blindato il Paese, che continua a strozzarlo da due anni, si sono compiuti misfatti osceni e affari spregiudicati e la sensazione è che si voglia continuare a mungere oltre l’indecenza. Spacciano fisiologiche oscillazioni di contagi pressoché irrilevanti per nuove ondate, ma il fondamento doveva essere la salvaguardia dei reparti ospedalieri che da mesi non soffrono alcuna criticità: a dispetto della logica, gli Speranza, gli Arcuri si ostinano, nel silenzio delle alte cariche, nella pretesa di restrizioni a vita e c’è un preciso disegno per rendere endemico il green pass fino al 2026, quando dovrebbe entrare in vigore la sua evoluzione, quell’ID Pay che coprirà qualsiasi attività sociale ed economica dei cittadini a prescindere da qualsiasi implicazione sanitaria.

Draghi insiste nella farsa, i tramite di Pechino soffiano sul fuoco, i virocialtroni non si rassegnano, vogliono il ritorno ai bei tempi in cui venivano consultati come aruspici, uno si è lamentato pubblicamente che con l’insorgere del conflitto in Ucraina nessuno legge più il suo blog. Due anni di profezie sballate, di cialtronaggine epidemica, di comunicazione bugiarda, di scelte criminali non bastano: c’è la guerra, c’è la carenza di energia che trascina quella di generi di prima necessità, c’è l’inflazione che torna a mordere, la filiera industriale al dissesto, quella commerciale non ne parliamo, al Micam, la fiera delle calzature, si disperano per la mancanza di compratori russi e ucraini che insieme fanno 250 milioni di fatturato, il presidente Siro Badon nota che “eravamo tornati ai livelli del 2019, con grande fatica, ma questa è stata una batosta che non ci voleva. Gente che ha spedito i prodotti è in difficoltà e non sa se incasserà con il rublo sceso ai minimi. Le aziende hanno magazzini pronti per le spedizioni ma i buyer non li ricevono. Siamo tornati a febbraio-marzo 2020. Questa è la situazione di alcuni territori calzaturieri, c’è la disperazione più totale”. Draghi lima di 15 centesimi il prezzo della benzina, che soffre di accise risalenti all’invasione dell’Albania, mette il ricatto della fiducia sulla riforma del Catasto che serve a spremere altro sangue dal mattone e sullo stato concentrazionario fa finta di niente, a chi gli chiede di finirla risponde con uno dei suoi sorrisi che si possono interpretare a piacere, sullo sprezzante o sull’ebete.

Cinquecentomila lavoratori che ancora non possono lavorare e forse non potranno per altre tre mesi: che senso ha, se non quello di torturarli fino alla fine? Insegnanti dalla faccia congestionata, piagata da museruole di pezza, per lo più tossiche, portate per cinque, sei ore da mesi, da anni: che senso ha se non marcare un potere ormai al macero ma per questo ancora più vendicativo, più incarognito?

Il green pass va abolito adesso, subito, è una vergogna nazionale, una mortificazione planetaria ma gli Speranza e i Ricciardi annunciano già quarte e quinte dosi per l’estate. Mentre il capo di Pfitzer mette le mani avanti, “la terza dose non ha funzionato perché non sappiamo cosa ci abbiamo messo dentro ma fidatevi, con le prossime andrà meglio”. Speranza è uno passato dai peggiori bar di Potenza al ministero della Sanità tramite una lista civetta che valeva lo 0,9% e in un suo libro abortito a nascere si definiva serenamente sociopatico, uno che non regge il traffico e la presenza di due persone nei paraggi; vuole ridurre tutti come lui e non ne fa mistero, la butta in politica e vaneggia di “una nuova egemonia culturale” che sarebbe quella cinese.

Speranza è uomo di D’Alema, ora forse nei guai per quella storia delle armi per la Colombia e i file audio saltati fuori in cui garantisce commesse da 80 milioni, ma se lo sta travolgendo un’ondata allora questa ondata sa tanto di Servizi e resta da capire come mai proprio adesso, nel pieno di una invasione a un passo da una guerra totale. Proprio vero che finché c’è guerra c’è Speranza, ma noi la nostra guerra l’abbiamo già sopportata per due anni, siamo stati invasi da una banda di avventurieri che hanno portato solo disastri e il green pass, insieme al resto della spazzatura autoritaria, va eliminato subito e una volta per tutte. Nessuna road map, Draghi ha fallito, ha chiuso, la sua farsa è finita. Deve finire, e deve finire adesso.

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4 Commenti

  1. il GP rimarrà perché servirà per imporre le prossime dosi di siero.
    o si prepara il braccio o si scende in piazza.

  2. Ottime riflessioni!
    L’aspetto più rivoltante è dato dalla omertosa complicità dei medici (“medici”, per modo di dire) nel non riuscire a vedere oltre il loro naso la palese realtà di un abuso mentale e sanitario verso il Cittadino (essi stessi compresi)!
    Da vaccinata con eventi avversi dopo la seconda dose (ovviamente, non mi sono sottoposta ad ulteriori rischi, vista la mia sanità mentale che volevano rubarmi col loro vergognoso invalidamento emotivo e cognitivo riguardo i miei sintomi, non sufficientemente indagati), questi “professionisti” della salute andrebbero tutti messi contro il muro e giustiziati.
    Non dimenticherò mai la loro arroganza, superficialità e atteggiamento manipolatorio nei miei confronti come Paziente, cercando di sabotare persino la mia intelligenza per trarne freddamente un profitto, come se non bastasse il loro mancato aiuto al mio caso, che forse meritava un’esenzione vaccinale da quel veleno ad mRNA che chiamano “vaccino”.
    Ciò che i medici non hanno capito ancora è che, continuando col loro atteggiamento persecutorio verso l’ignaro Cittadino ricattato subdolamente dal Governo sotto le spoglie di una vile ricompensa, perderanno sempre più fiducia da parte del Cittadino. Quindi, lavoro!

  3. Intelligentissimo l’infame
    Sa con chi ha da fare . In un paese che non ha più nel dizionario le tre parole come ,orgoglio , dignità e coraggio e dovunque vai senti i stessi italiani darsi dei caproni la classe politica fa quello che vuole . Dimmi chi voti per dirti chi sei

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