All’Università eCampus di Roma non solo libri ma anche mostre, teatro e cinema

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Parla la responsabile dell’Università, l’avvocato Rita Neri: la creatività è fondamentale per lo sviluppo del benessere psico-fisico

Presso l’Università eCampus di Roma (via Matera 18) è in corso la mostra personale dell’artista Marco Marrocco dal titolo Il destino dell’immaginazione nell’età dell’immagine. L’operazione mira a incontrare lo sguardo degli studenti aprendo così una finestra verso l’altrove e il piacere estetico. Le opere esposte indagano il confine tra immaginazione e immagine, ovvero tra processo e prodotto finito. Abbiamo, in tale occasione, rivolto alcune domande alla responsabile dell’Università eCampus di Roma, l’avvocato Rita Neri.

Diverse le attività svolte nella struttura eCampus di Roma e post Covid la prima rassegna in corso è stata la personale del Maestro Marco Marrocco. Una mostra che tende a valorizzare l’immaginazione nella società attuale. A tal proposito crede sia possibile un bilanciamento tra competenze tecnologiche e attività creative nella formazione?

Riteniamo fondamentale per un’università offrire sia agli studenti sia al nostro territorio, come nel caso della mostra di Marco Marrocco, occasioni di tipo culturale, che possano offrire un momento di riflessione e di approfondimento sull’arte e sulla creatività. Fa parte di quella che si chiama la “terza missione” dell’alta formazione. Forse troppo spesso lo studio universitario ha la tendenza ad esasperare la cultura del libro di testo ed escludere tutto ciò che è altro tipo di cultura come la lettura, le mostre d’arte, il teatro ed il cinema. Riteniamo, invece, che coltivare questo tipo di interessi possa contribuire alla consapevolezza dello studente come essere umano. Siamo convinti che rivalutare l’importanza della creatività – l’arte, la cultura, la lettura, lo sviluppo del pensiero – come esigenza primaria dell’essere umano possa essere fondamentale nello sviluppo del benessere psico-fisico delle persone. Crediamo molto alla possibilità di raggiungere un equilibrio tra tecnica e creatività a patto che vengano coltivate attraverso attività che possano in qualche modo contrapporsi alla commercializzazione esasperata che la società dell’immagine in cui viviamo ci propone costantemente.

Quali sono i punti di forza e che tipo di contributo formativo offre, nel sistema universitario italiano, la vostra struttura?

Nel mondo delle Università, senza distinzione tra tradizionali e digitali, eCampus collabora concretamente all’aggiornamento e al potenziamento del sistema stesso con la proposta di corsi di laurea innovativi direttamente correlati alle esigenze del mercato del lavoro. L’erogazione delle lezioni avviene grazie a modalità didattiche e organizzative nuove ed in continuo aggiornamento. Mi riferisco ad una piattaforma all’avanguardia alla quale è possibile collegarsi per seguire le lezioni dei docenti in qualsiasi orario e da qualsiasi luogo. Le categorie di studenti a cui ci rivolgiamo sono le più svariate. L’ambiente formativo tecnologico di eCampus che nasce dal progetto di un gruppo di specialisti in pedagogia, in didattica, in tecnologie per l’insegnamento e l’apprendimento introduce, quindi, nel sistema di insegnamento-apprendimento, significativi cambiamenti sia sul fronte dell’offerta formativa che su quello della sua fruizione e della sua distribuzione sul territorio. Innegabile, per esempio, è l’efficacia di uno spazio formativo peculiare che unisce in sé e fa convivere i tradizionali linguaggi e le strategie della pratica didattica con i nuovi media, consentendo così diverse modalità di erogazione dell’insegnamento, tra cui la fruizione a distanza, la multimedialità e l’interattività. L’offerta formativa è fortemente legata all’evoluzione della domanda di istruzione e formazione espressa dal mondo giovanile, dal mondo delle professioni e del lavoro.

Come si è riorganizzata l’attività accademica nell’affrontare la ripartenza post-Covid e quali saranno, a suo avviso, le prospettive future?

Durante l’emergenza Covid le attività online di eCampus non hanno subito rallentamenti grazie alla nostra piattaforma e-learning che ha potuto garantire agli studenti di proseguire le attività di studio e di ricerca, anzi di “sfruttare al meglio”, in molti casi, la forzata permanenza in casa, studiando e sostenendo esami, il tutto in modalità online; ora le attività in presenza, esami, seminari, sedute di laurea, stanno ripartendo e molti studenti hanno mostrato di gradire questa possibilità di ricominciare ad avere un maggior contatto, anche di persona, con i docenti e i tutor. Durante la pandemia la nostra modalità a distanza è “esplosa”, con una punta di orgoglio possiamo affermare che le iscrizioni hanno avuto un notevole incremento. E’ facile immaginare che tra un ateneo che nasce come università on line rispetto alle università in presenza che hanno dovuto per la prima volta armarsi di “braccio telematico” gli studenti non hanno avuto dubbi, hanno scelto l’esperienza. Ci piace precisare, però, che il sistema didattico eCampus è molto flessibile e che non rappresenta un ambiente formativo totalmente virtuale, nel quale studenti e docenti perdono il contatto con la realtà del contesto in cui vivono: il sistema è invece concepito per evitare vuoti di comunicazione e relazione tra studente e docente e tra apprendimento e professione. In futuro le nostre intenzioni sono quindi senz’altro di portare avanti un’integrazione sempre maggiore delle attività a distanza (imprescindibili per un’università telematica) con le attività in presenza, prospettando agli studenti scenari chiari sia in relazione alla scelta universitaria, sia riguardo al mondo del lavoro.

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