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Grazie alla velocità d’impiego dei fondi PNRR si prepara a diventare “la città del futuro”
Potenza è la Città Identitaria che ha ospitato la VII edizione del Festival di CulturaIdentità appena concluso. Come ci dice Gianmarco Blasi, assessore al Bilancio, Patrimonio, Programmazione, Sport in questa intervista, Potenza è unica nel Mezzogiorno sia a livello geografico che a livello culturale. E’ una città che sale, per dirla con Boccioni, una “città verticale” tesa a fissare lo sguardo costantemente verso l’alto, col centro storico posto sull’altura più elevata e i quartieri moderni, a scendere, ad altitudini gradualmente inferiori. Con i suoi 819 metri di altezza sul livello del mare Potenza è infatti il capoluogo di regione situato alla quota più elevata in Italia: da qui il suo sistema di scale mobili, secondo al mondo per estensione dopo quello di Tokyo e primo in Europa, che si inerpica nei diversi punti della città per collegare i rioni a valle del colle con il centro, innovazione dell’ingegneria che si accompagna a un altro fiore all’occhiello di Potenza, quel viadotto dell’Industria progettato da Sergio Musmeci che è tuttora modello di studio in campo ingegneristico. Del resto Potenza vanta storicamente una borghesia illuminata, la stessa che ha finanziato ad esempio gioielli come il Teatro Francesco Stabile e che ha in qualche maniera trasmesso nel tempo quella capacità operativa che ha permesso alla città di recepire e impiegare alla svelta e con efficacia le risorse del PNRR: per fare “la città del futuro”, come di dice l’assessore Blasi.
Signor Assessore, quali sono i tre simboli identitari della Sua cittadina?
Il viadotto dell’industria, progettato dall’ingegnere Sergio Musmeci, un fiore all’occhiello della nostra città tuttora studiato per le sue qualità di costruzione; il Teatro Francesco Stabile, finanziato dalla borghesia potentina; le scale mobili, le più lunghe d’Europa.
E i risultati di cui è fiera la Sua amministrazione?
Siamo stati bravi a recepire e spendere 64 mln di euro del PNRR, in questo ci consideriamo all’avanguardia nella programmazione delle risorse. Stiamo immaginando la nostra città del futuro.
In questa estate a che cosa punta Potenza per il turismo?
Vogliamo raccontare una città diversa, la più alta d’Italia, una città di montagna nel Mezzogiorno, diversa e unica sia per scenari che per offerta turistica.















