“I libri – mi disse Paolo Crepet nella prima intervista che gli feci – sono palestre di emozioni”. Aveva ragione.
Acquistare un libro è come procurarsi un biglietto per un viaggio straordinario con una meta sconosciuta. L’unica certezza che si ha quando si è in procinto di leggere è quella che ci si sta per emozionare. In fondo, la copertina di un libro è come una porta che si apre su mondi inesplorati, pronti a sorprenderci ad ogni pagina.
Ma non è tutto. Leggere ci impone di immergerci nella vita dei protagonisti di una storia e, di conseguenza, quando si finisce il volume, si ha la sensazione magica di aver vissuto anche un’altra vita. Poco importa che sia la vita di un cavaliere medievale o di una ragazza dei giorni d’oggi, si ha vissuto di più e, cosa fondamentale, si ha avuto modo di osservare la realtà secondo un’ottica differente dalla propria.
Un libro scritto in prima persona è un po’ come un POV di TikTok, ma con la differenza che praticamente sempre i video brevissimi che ingurgitiamo da uno schermo sono destinati a finire nel dimenticatoio nel giro di poco tempo, mentre un libro ben scritto può cambiare la vita. Le parole di un autore, accuratamente scelte e disposte, possono penetrare nel cuore e nella mente del lettore, lasciando un’impronta che perdura nel tempo.
Questa però non è l’unica differenza tra un libro e un social. Per guardare un contenuto su una piattaforma occorre avere un telefono (meglio se costoso), una buona connessione, un account e tanta altra roba. Per leggere un libro nel suo formato cartaceo basta… un libro!
I social possono causare dipendenza, i libri indipendenza. “Leggere – mi diceva Crepet sempre in quell’intervista – è una forma di libertà”. Non è un caso che in latino la parola “libro” si traduca con “liber“, termine che ha un duplice significato in quanto vuol dire anche “libero”. Quando leggiamo, siamo liberi di esplorare mondi diversi, di scoprire nuove prospettive e di ampliare la nostra conoscenza. La lettura ci rende aperti all’apprendimento continuo.
Leggendo si comprendono le emozioni e di conseguenza l’essere umano e quindi la realtà che ci circonda. Attraverso le storie, impariamo a empatizzare con personaggi di diversa estrazione sociale e cultura. Questo ci aiuta a comprendere meglio la complessità del mondo che ci circonda e a costruire legami più solidi con gli altri.
Insomma, ragazzi, leggere è una figata. È un viaggio senza fine, un’opportunità di crescita personale e un’apertura verso un mondo di conoscenza e emozioni. Quindi, prendete un libro e iniziate una nuova avventura, perché la lettura è veramente una delle esperienze più straordinarie che la vita ci possa offrire.
















