Biagio Vitiello, il segreto di rialzarsi

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Biagio Vitiello ha 27 anni e la sua vita si sarebbe potuta fermare 7 anni fa contro un albero a Bologna, quando andò a sbattere con la sua auto a 80 all’ora: le conseguenze furono terrificanti, al punto che si pensava che il trauma fosse stato così forte da fargli perdere completamente l’uso delle gambe, Ma dopo il coma e 7 mesi di ospedale, Biagio è riuscito a rialzarsi da quella sedia a rotelle su cui pareva che il destino lo avesse voluto lasciare. Il segreto per rialzarsi è una forza di volontà d’acciaio perché, come leggiamo in esergo al suo sito, non esistono leggi scritte, semplicemente bisogna crederci. Nulla può contrastare la tua forza di volontà. Ne abbiamo parlato con lui.

Adesso come sta?

Continuo la mia fisioterapia, ho una paraplegia incompleta con due placche di titanio alla schiena e una lesione vescicale: sono claudicante, non cammino come prima ma ogni mattina faccio fisioterapia a Bologna o a Mantova e poi palestra con il personal trainer

Perché da Bologna a Mantova?

A Mantova c’è la mia fidanzata

Quando l’ha conosciuta?

Dopo l’incidente. E’ stata lei a darmi gli input in tutto questo mio percorso: all’inizio mi vergognavo anche solo a offrirle da bere, è stata lei a farmi capire che non era importante il modo in cui camminavo ma tutto quello che io potevo dare. E’ così bella che va oltre la mia disabilità. Da allora fa questo percorso con me.

Quando finirà questo percorso?

Spero domani, perché vorrà dire che cammino come prima. Non conosciamo le tempistiche, ma nella vita l’ossessione batte tutto: io sono ossessionato dai miei obiettivi. Bisogna anche saper passare per “stronzi”, perché per 4 anni mi sono isolato da tutto e da tutti pensando solo a me stesso: è quando fai questo switch nella tua vita che capisci il tuo vero valore e il tuo potere, un potere che abbiamo tutti. Ed è quando lo scopriamo, che dobbiamo spingere: ti prenderanno per folle, ma tu devi credere alla potenza dei tuoi sogni, crearti una famiglia, un lavoro e camminare.

Qual è stato il momento più difficile?

Quando mi sono ripreso a livello mentale e ho connesso che le gambe non si muovevano: ti ritrovi da un campo a calcio (Biagio è un ex calciatore, n.d.r.) a una paralisi dall’ombelico in giù e la prima cosa che pensi è “voglio morire”. Ma devi trovare la forza di chiederti il perché di quel che ti è successo. Quando ero nella stanza d’ospedale vedevo i miei genitori, che all’inizio non riconoscevo perché avevo perso la memoria e li chiamavo “signori”: vedevo la luce dei loro occhi nel vedermi vivo, mia mamma mi accarezzava e mi diceva “sei bellissimo”. Perché allora mi sarei dovuto togliere la vita? Quel momento però è stato essenziale, perché quando ho visto che stavano dando l’impossibile per me ho deciso di fare un altro switch: se non sei disposto a star male fai fatica a raggiungere i tuoi obiettivi. Quando hai una compressione del midollo osseo, sta a te decidere se vuoi divenire un leone o stare sulla sedia a rotelle, sta a te continuare le cure e informarti su come fare per tornare a camminare, anche se ti danno del folle.

Come intende mettere la sua esperienza a vantaggio di tutti?

Vorrei creare qualcosa di talmente forte da aiutate più persone possibile. Se vai da un ragazzo con compressione midollare completa, tu gli devi dire: ora cosa puoi creare? In questo modo cambi la mentalità di una persona su una sedia a rotelle, cambi il suo destino di vita ma anche quello di una famiglia intera. Vorrei realizzare un docufilm e creare delle connessioni con il mondo produttivo anche per creare posti di lavoro. Che tu stia in piedi o seduto non conta.

Questo è il profilo Instagram di Biagio Vitiello: siamo tutti sui social ma chi colpisce le emozioni di una persona? Facciamo allora in modo che compaia la spunta blu in corrispondenza del suo profilo. Seguiamolo sempre più numerosi.

 

 
 
 
 
 
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