Una speranza per la Chiesa di Sant’Agostino
La campagna di crowdfunding servirà per finanziare il progetto di recupero
L’amministrazione comunale di Carmagnola, città di circa 29000 abitanti situata 30 km a sud di Torino, ha avviato a gennaio la campagna di civic crowdfunding “Riapriamo insieme Sant’Agostino” per sostenere il progetto di recupero della bellissima chiesa, inaccessibile dal 2014 per motivi di sicurezza.
In seguito all’emergenza epidemiologica le energie sono state totalmente impegnate per aiutare la cittadinanza e la campagna di crowdfunding è stata abbandonata. Con il graduale ritorno alla normalità, il Comune ha deciso di portare avanti il progetto iscrivendo la Chiesa di Sant’Agostino a “I luoghi del cuore”, campagna promossa dal Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare i luoghi da non dimenticare.
Dopo il censimento biennale il FAI sosterrà una selezione di progetti che avranno raggiunto una soglia minima di voti. Nel sito fondoambiente.it si può ricercare facilmente la scheda informativa della chiesa di Carmagnola ed esprimere il proprio voto sino al 15 dicembre 2020. È necessario registrarsi al sito in maniera molto semplice, utilizzando il proprio profilo Facebook o inserendo il proprio nome e il proprio indirizzo di posta elettronica. Votare la Chiesa di Sant’Agostino è un modo concreto di aiutare il Comune di Carmagnola ad ottenere un importante sostegno per il progetto di recupero e di riapertura al pubblico di questo importante patrimonio.
L’edificio storico si affaccia sull’omonima piazza e, insieme al convento, è il complesso monumentale più rappresentativo della città, fulcro della vita sociale della comunità sotto ogni aspetto, religioso, artistico e storico, luogo in cui vennero emessi i voti alla Vergine dell’Immacolata Concezione in seguito alle epidemie di peste del 1522 e del 1630 e nel quale si sono svolti molti importanti fatti storici. La chiesa e il suo campanile sono stati dichiarati Monumento Nazionale attraverso il vincolo monumentale attribuito con nota Ministeriale del 6 aprile 1910. Edificata tra il 1406 ed il 1437 con abside, lato est e campanile di marcata connotazione gotica, presenta all’interno sovrapposizioni barocche, affreschi del ‘400 e del ‘500, iscrizioni, stemmi nobiliari, un organo del ‘500 con registri a funzione timbrica, un’elegante bifora a sesto acuto, un coro ligneo del 1457 rimaneggiato nel XVI e XVII secolo, una stele funeraria romana del I secolo d.C. e una lastra tombale del ‘400 scolpita da Amedeo di Francesco da Settignano, detto anche Meo del Caprino. Il convento venne popolato dagli agostiniani sino al 1858, anno in cui l’intero complesso venne acquistato dal Comune che lo chiuse al culto per ricavarne uno spazio espositivo nel rispetto della sua integrità e del suo valore artistico.
Il progetto di recupero non prevede che la Chiesa venga adibita al culto, non vuole limitarsi al recupero di un patrimonio artistico e storico, ma vuole recuperare uno spazio da vivere. Nel mese di luglio sono cominciati i lavori per il restauro della facciata e nei prossimi mesi sono in programma, con opere che hanno ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Culturali, la messa in sicurezza degli interni e il restauro del tetto. “Riapriamo insieme la chiesa di Sant’Agostino” è la pagina Facebook del progetto ed è possibile avere maggiori informazioni contattando l’Ufficio Ricerca Fondi: Tel. 0119724240 – [email protected]
Luigi Piga