Il 4 novembre è Azione e Poesia con il Vate d’Annunzio

1

ABBONATI A CULTURAIDENTITA’

Oggi 4 novembre Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate Edoardo Sylos Labini direttore di CulturaIdentità è ospite di TgCom24 in occasione dell’uscita in edicola del nuovo numero del mensile dedicato alle donne e agli uomini in divisa che hanno unito la nostra l’Italia.

Il 4 novembre è data importantissima per la nostra storia: il 4 novembre 1918 viene firmato l’armistizio di Villa Giusti e gli italiani entrano nei territori di Trento e Trieste. E il 4 novembre 1921 viene tumulato il Milite Ignoto sull’Altare della Patria.

Il nuovo numero di CulturaIdentità esce dunque oggi in omaggio a quelle donne e uomini che diedero la vita per la Patria e per la nostra bella Italia. Azione e Poesia, con la copertina del nostro mensile dedicata alle Frecce Tricolori sull’Altare della Patria. Ma Azione e Poesia anche per quel gesto poetico di d’Annunzio che risolse la Prima Guerra Mondiale, quando volando sul cielo di Vienna invece di sganciare tonnellate di bombe lancia migliaia di volantini tricolori. E siccome siamo oggi in un momento di guerra nel mezzo dell’Europa, possiamo interpretare quel gesto così poetico e simbolico come un monito per far terminare questa guerra.

E proprio il genio d’Annunzio coniò il termine di Vigili del Fuoco che insieme a Polizia, Guardia di Finanza e campioni dello sport che arrivano dal mondo militare rappresentano l’Italia in divisa: perché indossare la divisa non significa solo appartenere alle Forze Armate.

In questi anni di gestione della pandemia i nostri uomini in divisa sono stati impiegati anche per controllare se i cittadini portassero la mascherina, quando invece le nostre Forze dell’Ordine hanno un compito ben più straordinario: garanzia della nostra libertà e sicurezza. A loro va l’omaggio di CulturaIdentità in edicola da oggi, perché indossare la divisa è un onore e a loro va il nostro ringraziamento per il lavoro fatto per il nostro Paese.

Un’edizione, quella di CulturaIdentità, che porta all’attenzione del pubblico anche una grave emergenza che va assolutamente affrontata e contenuta: ogni cinque giorni un uomo in divisa del nostro Paese si toglie la vita. E’ un tema di cui si parla troppo poco e CulturaIdentità fa il punto della situazione con un articolo scritto dalla psicologa Alessandra D’Alessio che opera nel sindacato delle Forze dell’Ordine.

ABBONATI A CULTURAIDENTITA’

1 commento

  1. In questo 4 novembre che volge al termine, tuttavia, il problema di sempre, da trent’anni a questa parte, tiene banco in mezzo al Mediterraneo. Con l’Ue intera che fa tifo contro lo Stivale. Solo che quella che si sta disputando tra le acque di Mare nostrum non è una partita di calcio. Anzi, non è per niente uno scontro sportivo. Né un arrembaggio (dal quale ci si potrebbe difendere). Ma un’imposizione inaccettabile. Sotto tutti i punti di vista. Eppure, la Germania e la Norvegia pretendono nello stesso tempo di fare gli arbitri e i giocatori di quel gioco che ha per posta la sopravvivenza della Democrazia e del libero arbitrio di una Nazione. L’Italia.
    Così sparano a palle incatenate. E quello che esce dalle loro bocche di fuoco è di un cinismo che farebbe arrossire anche Belzebù. «Migranti? Non abbiamo responsabilità”». A dimostrazione che quel poco che resta dell’Ue, galleggia sull’ipocrisia. Seguendo la stessa linea della non responsabilità collettiva, all’Italia, con il presidente della Repubblica in testa (chi se non lui!), non resta che rispondere con lo stesso cinico ritornello. Del resto, quei migranti a pagamento, oltre ad alimentare il business dei commercianti di carne umana e delle ong, adesso diventano, mai così chiaramente puntata contro lo Stivale, un’arma ideologica di ricatto. Che gli italiani tutti hanno l’obbligo morale di disinnescare. Una volta per tutte. E l’unico modo per farlo è non cedere al ricatto delle Ong e degli stessi satrapi dell’Ue. Che poi, a ben vedere, sono la stessissima cosa.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

12 − sette =