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La designer romana presenta la sua collezione inedita di opere ispirate a un raro seme…”femminile”
Chissà cosa direbbe Mircea Eliade di quell’annullamento del Mito che caratterizza i tempi d’oggi, fra la banalità del male dei social e la creatività che-dove-l’abbiamo-persa. Ma qualcosa del Mito sopravviene oggi nelle sue sfaccettature proteiformi a Capri da Liquid Art System diretta da Franco Senesi nella mostra di Benedetta Brachetti Peretti con testo di Angelo Crespi, mostra che non per niente si intitola La forma del Mito. La Peretti è la designer e imprenditrice romana nipote di Elsa Peretti, celebre modella e disegnatrice di gioielli per Tiffany & Co e molto di questo retaggio ancestrale (siamo sempre nel campo degli archetipi, ca vans san dire) è rimasto nel suo lavorare i materiali, soprattutto il vetro soffiato e il risultato finale è una sintesi “alchemica” di arte e design lungo le direttrici di forma, disegno e colore. Ha esposto in numerose città d’Europa, tra cui Parigi, Londra, Vienna, e più di recente ad Atene e Montecarlo e a Capri la vediamo (la mostra è stata inaugurata giovedì 13 luglio e sarà visitabile per tutta l’estate) con un’inedita collezione ispirata alla femminilità e alle sue forme ancestrali, venti opere tra preziosi coco de mer (“cocco di mare”, è una specie rara di seme di albero di palma che cresce in due isole dell’arcipelago delle Seychelles e il suo aspetto sinuoso richiama l’anatomia della donna, è stato anche chiamato “lodoicea kallipigie” cioè “dalle belle natiche”) in terracotta e in vetro di varie dimensioni e coffee table in legno che riproducono la forma del seme più grande del regno vegetale,: una collezione che spazia tra varianti nature, nere lucide, trasparenti e pop multicolor a metà strada fra alto artigianato e del design dal forte potere evocativo. Come dice Angelo Crespi, «Il coco de mer nella sua forma ricorda esplicitamente gli organi riproduttivi femminili, echeggia il mistero della vita, inneggia a l’origine du monde e diventa emblema dell’amore e del desiderio». Infatti intorno al coco de mer sono nati miti di amore e disperazione, molto legati al mare, al viaggio, al perdersi e al ritrovarsi, che rimandano a leggende sulla natura quasi magica dell’isola di Capri: La forma del Mito è allora un viaggio che, nel segno dell’arte, inizia da una remota isola delle Seychelles e giunge a Capri.