Intelligenza artificiale e terza età: un dialogo generazionale per una società inclusiva

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Giovedì 16 ottobre, le aule dell’Università degli Studi di Napoli Federico II hanno ospitato un incontro che ha voluto guardare al futuro senza dimenticare il passato: il convegno promosso da ADA Campania e UIL Pensionati Campania ha posto al centro il rapporto tra intelligenza artificiale, terza età e dialogo sociale, con un invito aperto alla cittadinanza a riflettere sulle nuove sfide e opportunità del nostro tempo.

La mattinata è stata un crocevia di generazioni: esperti, accademici, studenti e pensionati hanno condiviso uno spazio di confronto vivo e interattivo, confrontandosi sul modo in cui l’IA può incidere sulla vita quotidiana degli anziani. Dalla salute all’assistenza, dall’accesso all’informazione alla lotta alla solitudine, passando per le implicazioni etiche e relazionali, il dibattito ha messo in luce un principio fondamentale: la tecnologia non è un fine in sé, ma uno strumento da modellare secondo umanità, diritti e dignità.

«L’IA non ha coscienza: non siamo di fronte a soggetti pensanti autonomi, ma a strumenti che devono essere plasmati dall’umanità, e non il contrario», ha sottolineato Biagio Ciccone, Segretario Generale della UILP Campania. «Gli anziani non sono spettatori del cambiamento: sono custodi di memoria e protagonisti del futuro. La società ha bisogno del loro sguardo, anche nell’era digitale».

Assunta Parisi, presidente ADA Campania, ha aggiunto un’ulteriore sfumatura: «Come associazione che tutela i diritti degli anziani, auspichiamo che queste tecnologie rafforzino – e non sostituiscano – il welfare, restituendo dignità e autonomia alle persone anziane e contribuendo, quando possibile, a prevenire il declino cognitivo che rischia di privarle della memoria e del valore delle loro esperienze di vita».

Il convegno si è svolto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II, rappresentato dalla Direttrice De Vivo. La professoressa ha ricordato come l’iniziativa rientri nella “Terza missione” dell’Ateneo, volta a rafforzare il legame con il territorio: «Il passato che si proietta verso il futuro e il futuro che si volge al passato. Questi sguardi differenti devono dialogare e integrarsi, soprattutto oggi che l’intelligenza artificiale rappresenta la grande sfida con cui tutti ci confrontiamo. Coinvolgere anziani e giovani in un cammino comune è stata un’intuizione vincente».

Dal piano nazionale, Carmelo Barbagallo, Segretario Generale UIL Pensionati Nazionale, ha ribadito l’urgenza di governare la rivoluzione digitale senza subirla: «L’intelligenza artificiale può migliorare la vita di tutti, anziani e non, ma dobbiamo partecipare consapevolmente alla sua diffusione. Le persone anziane devono avere voce in capitolo su ciò che le riguarda. È una questione di civiltà».

In questa prospettiva, il convegno non è stato solo un momento informativo, ma una vera e propria chiamata alla responsabilità collettiva: educare, includere, ascoltare e dare spazio a chi ha memoria e esperienza, affinché la tecnologia diventi un ponte generazionale, capace di unire passato e futuro, innovazione e umanità.

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