La bellezza che unisce: il cammino d’arte da Castrocielo. Un progetto per l’Italia dei borghi

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In un contesto dove tanti piccoli borghi italiani si trovano a fare i conti con l’abbandono, Castrocielo, città identitaria, ha scelto di rispondere con un progetto che valorizza la propria unicità e stimola una nuova vitalità sociale e culturale. Questo progetto, che nasce dal cuore del borgo, non si limita a un intervento estetico, ma punta a rafforzare l’identità del paese, creando un nuovo senso di orgoglio civico, bellezza condivisa e coesione sociale. “Via della Luce”, un progetto musivo d’arte pubblica condivisa che si snoda tra i vicoli del centro storico del paese, è la risposta di Castrocielo a un bisogno di riscoperta del proprio valore, trasformando il suo passato in energia creativa per il futuro, attraverso il recupero consapevole della sua identità storica.

In un percorso che si intreccia con la tradizione musiva riscoperta attraverso gli scavi archeologici nel sito romano di Aquinum, nel territorio di Castrocielo, il progetto non solo celebra la bellezza del mosaico, ma diventa anche un’opportunità per creare una nuova generazione di mosaicisti e, perché no, di nuove botteghe artigiane che si legano alla tradizione, arricchendola con la loro creatività. La visione di Gerardo Della Torre, maestro mosaicista, e della Fondazione Armando Velardo ETS, attiva nella valorizzazione della cultura ed arte locale, che hanno unito le forze per un progetto fortemente voluto, è chiara: il mosaico diventa un veicolo di identità, memoria e innovazione, coinvolgendo artisti di tutte le età – dal giovane laureato in Accademia, al dottore, alla farmacista del paese, al conducente dello scuolabus, all’artigiano, allo studente in vacanza, al pensionato che desidera impegnare il proprio tempo in un’arte condivisa.

“Via della Luce” è una grande opera d’arte collettiva che si sviluppa lungo il centro storico di Castrocielo, unendo volutamente le tre anime culturali del borgo: romana, religiosa e artistica. Il progetto prende vita dall’incontro tra Gerardo Della Torre e la Fondazione Armando Velardo ETS, ed è realizzato da un collettivo di oltre venti volontari appassionati di arte che vogliono dare il loro contributo alla rigenerazione del borgo. Ogni tappa del cammino è arricchita da simboli legati all’identità storica di Castrocielo: dalle radici romane, come il recupero della tradizione musiva di Aquinum, ai riferimenti religiosi, come la figura di San Benedetto, fondatore della vicina Abbazia di Montecassino a cui si fa risalire la volontà di fondare la moderna Castrocielo, fino a Santa Lucia, patrona del borgo. La progettualità di “Via della Luce” non è un gesto creativo, frutto di una lunga riflessione, che intende valorizzare ed esaltare ciò che esiste, intrecciando il passato con il presente per costruire una bellezza coerente con il futuro, ma che proietta Castrocielo oltre i suoi confini.

Il mosaico, tecnica artistica che affonda le radici nell’antica Aquinum, diventa il filo conduttore tra passato e presente, che unisce arte, storia e comunità. Il progetto rappresenta un passo importante verso la creazione di una nuova generazione di mosaicisti, ma anche di cittadini consapevoli del valore intrinseco della propria storia. La scelta di integrare il progetto con il Cammino di San Benedetto è altrettanto significativa. I mosaici non sono semplici decorazioni, ma diventano segni di accoglienza per i pellegrini e i camminatori, invitandoli ad addentrarsi nel cuore di Castrocielo. Ogni passo lungo il cammino diventa anche un’occasione di incontro, con gli artisti che condividono il proprio lavoro con i visitatori, e la comunità locale che offre contaminazione culturale, apertura verso l’altro e scoperta.

Un aspetto fondamentale di “Via della Luce” è la partecipazione collettiva. I cittadini di Castrocielo sono stati parte attiva del progetto, mettendo a disposizione le proprie abitazioni per ospitare i mosaici, creando un legame tangibile tra l’arte e la vita quotidiana. Il coinvolgimento diretto della comunità, insieme al supporto delle istituzioni locali e della parrocchia, ha permesso al progetto di radicarsi profondamente nel territorio, favorendo un circolo virtuoso di collaborazione e crescita. La dichiarazione del presidente della Fondazione Armando Velardo ETS, Federica Velardo sottolinea proprio questo valore: “Con ‘Via della Luce’ vogliamo dimostrare che la bellezza e la cultura, quando radicate nel territorio e vissute dalla comunità diventano anche opportunità concrete per ridisegnare il futuro di un intero paese e noi siamo qui per innescare questo circolo virtuoso. E la risposta che stiamo ricevendo è straordinaria. Dai turisti torinesi che, passando per Castrocielo, ci hanno invitato a candidare il nostro borgo a ‘Borgo più bello d’Italia’, ai visitatori inglesi che, sapendo del progetto, sono venuti appositamente per vedere i mosaici e chiedere di dare un contributo, mettendo tessere del mosaico e sperimentare cosa significa fare parte di una comunità attiva e fattiva di quell’Italia che anche nelle piccole realtà più autentiche conta sul creare nuova bellezza per continuare a scrivere la sua storia. Non solo: alcuni dei residenti, vedendo i mosaicisti al lavoro, hanno iniziato a piantare nuove aiuole, tinteggiare le porte con una rinnovata voglia di prendersi cura del loro paese. Ogni gesto, ogni incontro, contribuisce a far crescere questo progetto che è solo l’inizio di un percorso che stiamo intraprendendo.”

Il significato di “Via della Luce” va oltre i confini di Castrocielo. Questo progetto dimostra come sia possibile riattivare il patrimonio culturale e sociale dei borghi attraverso l’arte e la partecipazione comunitaria. Il mosaico, tecnica che unisce pazientemente ogni tassello in un disegno condiviso, diventa il simbolo concreto di una rigenerazione dal basso. “Via della Luce” rappresenta un esempio virtuoso di come, investendo con consapevolezza nella cultura, si possano aprire nuove prospettive per la comunità e attrarre energie positive da fuori. Castrocielo, con questa iniziativa, si propone come modello per quei comuni che vogliono riscoprire e attivare il proprio patrimonio artistico per costruire futuro.

Oggi il borgo si sta trasformando in una galleria a cielo aperto, dove ogni vicolo racconta una storia di bellezza e impegno collettivo. E “Via della Luce” è solo l’inizio di un percorso che mira, nel tempo, ad attrarre visitatori, pellegrini e appassionati d’arte da tutta Italia, innescando una rigenerazione sociale ed economica. Un cammino di luce e bellezza che invita tutti a scoprire Castrocielo e la sua nuova vita, accendendo una luce su un piccolo angolo d’Italia che merita di essere conosciuto.

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