La Cultura in Italia vale 95,5 miliardi di euro

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Il sistema Cultura in Italia vale 95,5 miliardi di euro. Il comparto produttivo culturale e creativo del 2022 è il 5,6% del valore aggiunto italiano e attiva un giro d’affari di 271,9 miliardi di euro. Sono i dati emersi dal Rapporto annuale “Io sono cultura 2023”, di Fondazione Symbola e Unioncamere con il contributo dell’Istituto per il Credito Sportivo, della Fondazione Fitzcarraldo e Fornasetti e il patrocinio del Ministero della Cultura.

La Cultura, secondo lo studio, nel nostro Paese offre lavoro a quasi un milione e mezzo di persone (5,8% dell’occupazione) con un evidente divario tra Nord e Sud che ricorre nei numeri. Lombardia e Lazio sono le regioni che producono più ricchezza con la cultura. Milano, Roma, Torino, Arezzo, Trieste, Firenze e Bologna nella top ten delle province, tutte del centro-nord tra le più virtuose. Di contro, nel 2022, al Sud la cultura e creatività pesa per il 3,9% sul totale dell’economia, rispetto al 5,6% nazionale. Infine, il 40,2% delle imprese culturali e creative italiane opera nei territori dei siti Unesco.

“Nel rapporto – commenta il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – ci sono dei dati molto significativi, per esempio la distanza tra l’immenso patrimonio culturale del Mezzogiorno e la sua espressione, quello cioè che questo patrimonio riesce ad esprimere anche in termini di organizzazione culturale. Evidentemente su questo fronte bisogna ancora lavorare tantissimo. È però degno di nota quello che hanno fatto regioni come la Campania o la Basilicata in termini di crescita economica. In ogni caso – sottolinea – di questo documento noi possiamo cogliere soprattutto un tratto positivo: la cultura appartiene a tutti quanti noi. È parte del nostro essere, ma è anche una grande occasione di sviluppo socio-economico della nazione”.

Inoltre, lo studio mette in luce le ricadute economiche: per ogni euro di valore aggiunto prodotto dalle attività culturali e creative, se ne attivano altri 1,8 euro in settori economici diversi, come quello turistico, dei trasporti e del made in Italy, per un valore pari a 176,4 miliardi di euro. Dunque, le attività culturali e di creatività, direttamente e indirettamente, generano valore aggiunto per il 16% dell’economia nazionale.

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