Ma che “disobbedienza civile”, sono solo degli eco-vandali

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Sono “disperati” per “il collasso eco climatico e il disinteresse del mondo politico di fronte al più grande genocidio della storia dell’umanità” e ci chiediamo come riescano a non rotolarsi dalle risate quando lo dicono. A noi ci vien voglia di fare come Giovanni di Aldo Giovanni e Giacomo quando fa a Giacomo “ma vai a c…!”. Li potevano seppellire con una risata e invece li hanno messi al gabbio: tre arrestati e due denunciati. Fanno parte degli ambientalisti di Ultima generazione, la congrega di ecologisti da salotto che avevano impiastricciato le opere d’arte nei musei e fatto incazzare gli automobilisti bloccando il traffico. Ieri hanno fatto il salto di qualità imbrattando la facciata del Senato con vernice arancione, un blitz che in realtà è un gesto totalmente incompatibile con qualsiasi civile protesta. E infatti oggi li processeranno per direttissima, avendoli beccati ovviamente in flagranza di reato. Gli arrestati non sono vecchie ciabate della contestazione in ribellismo di ritorno, essendo due di loro venti-e-qualcosenni e il terzo un 31enne (arresti convalidati, devono rispondere dell’accusa di danneggiamento aggravato, i tre sono stati rilasciati in libertà dal giudce monocratico che ha rimandato l’udienza al 12 maggio, n.d.r.): sono la generazione Greta e non fateci dire “gretina” che ormai non fa più ridere, sanno tutto della Storia, soprattutto s’intendono di genocidi e sicuramente appartengono alla stessa categoria degli indignati speciali convinti che Aldo Moro l’abbia ucciso la mafia: s’informano sull’Internet, mica sui libri.

Per loro il blitz di ieri è “disobbedienza civile” e chissà cosa direbbe Pannella. Vogliono l’abbandono dei combustibili fossili e allora altro che Governo ladro signora mia, Governo assassino piuttosto: “il Governo e la classe politica che lo sostiene li continuano a finanziare (i combustibili fossili, n.d.r.) e incentivare, accelerando così il collasso eco-climatico e condannando i loro stessi concittadini a sofferenze e morte”, così Ultima Generazione in un comunicato e Pinochet in confronto era il papa buono.

Chiamano non violento il loro blitz, in realtà è soltanto infantilismo, sai che coraggio prendersela col muro del Senato. “Ho scelto e continuerò a scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile nonviolenta perché sono disperata, dice una dei tre pasdaran del clima a un passo dagli schiavettoni. Ovunque guardi vedo dissociazione, negazione, alienazione rispetto alla crisi climatica. Realizzare l’inaccettabile richiede più dolore di quanto siamo disposti a viverne, ma è anche l’unica consapevolezza che può spingerci ancora a cambiare le cose e salvarci dal collasso”.

Fossero barbudos cubani magari gli daremmo anche ragione, ma essendo figli della borghesia che pensano di aver fatto un gesto eroico dobbiamo dir loro che sporcare Palazzo Madama è oltraggiare un palazzo storico dal forte valore simbolico oltre che architettonico, cosa che equivale a imbrattare la Bellezza. Magari Van Gogh non avrebbe detto niente a quelli che avevano insozzato la teca del suo quadro, magari gli avrebbe pure fatto l’applauso ma chi se ne frega: come dice Nicola Porro, “si parla di disobbedienza civile, nonviolenza, come se essa fosse imbrattare le sedi di rappresentanza popolare o opere d’arte; è fortemente dubbio che l’intenzione di Thoreau e Gandhi fosse quella di fare scempio della bellezza”.

Non bisogna dire “sò regazzini”, non bisogna minimizzare o giustificare dietro il paravento d’eccellenza della non violenza, se io spacco il David di Michelangelo mi arrestano dopo due secondi e non ha alcun senso cincischiare “non c’era nessuno al Senato”, “la vernice è lavabile” e blah blah: devi farne di strada bimbo, il diritto di manifestare non è un lasciapassare per gesti vandalici. Magari pensavano di sfangarla, invece gli ha detto male, basta coi buffetti sulla guancia agli eco-vandali.

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