Tra cultura e leggenda: la storia del convento domenicano di Soriano Calabro

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Le origini del paese di Soriano Calabro in provincia di Vibo Valentia in Calabria sono legate alla fondazione del convento domenicano, avvenuta nel 1510 ad opera del frate Vincenzo Da Catanzaro. 

Soriano è un piccolo comune italiano dell’entroterra vibonese.

Da quanto emerge da alcuni manoscritti, pare che le origini siano legate alla fondazione del Convento Domenicano nel 1510; intorno a questa data, infatti, Fra Vincenzo da Catanzaro su ispirazione del Santo Padre Domenico, come tramandano le cronache storiche, venne a Soriano per fondarvi un convento.

La storia della nascita di questo convento può essere tratteggiata fondendo storia, cultura, religione, filosofia con un pizzico di fantasia mista a leggenda. Si racconta infatti, che, data la scarsezza dei mezzi e materiali, Chiesa e Convento poterono essere costruiti con particolari aiuti della Divina Provvidenza.

La leggenda narra che qui, esattamente nella notte tra il 14 e il 15 settembre del 1530, Maria Maddalena e Santa Caterina d’Alessandria apparvero a Fra Lorenzo da Grotteria; nel sogno gli consegnarono una tela raffigurante San Domenico con il libro nella mano destra e il giglio in quella sinistra con una promessa: Fra Lorenzo da Grotteria avrebbe dovuto consegnare la tela di San Domenico al superiore del convento Domenicano di Soriano Calabro per esporla alla venerazione dei fedeli. E così accadde. 

Il culto dell’immagine di San Domenico conferì grande fama al convento domenicano di Soriano Calabro che si impose come uno dei più conosciuti e ricchi d’Europa.

La piccola comunità di frati domenicani una volta stabilitasi a Soriano visse in solitudine; la loro vita era pia e austera, caratterizzata da una profonda e viva meditazione; dediti alla scrittura, qui nella piccola Soriano diedero vita ad una grande Biblioteca dove ancora oggi vengono conservati testi di sacra scrittura, studi di filosofia e teologia. Le cronache definiscono il convento di San Domenico come uno dei più ricchi d’Europa, centro nevralgico di vitalità culturale filosofica oltre che spirituale; quattro dei monaci divennero addirittura papi. Il convento ospitò tra l’latro Tommaso Campanella filosofo, teologo, poeta e frate domenicano italiano. 

Intorno al 1659 a seguito di un forte terremoto il convento venne distrutto e successivamente venne riscostruito dal Frate Bonaventura Presti, architetto e ingegnere di origini emiliane. Poco dopo, nel 1783, il convento fu oggetto di una nuova catastrofe, un altro terremoto molto più distruttivo del primo, il famoso terremoto con epicentro Reggio Calabria e Messina. Il convento Domenicano di Soriano Calabro fu comunque nuovamente ricostruito all’inizio dell’Ottocento. 

In conclusione, questa storia dimostra come anche la Calabria sia stata l’approdo di grandi uomini dotati di un’arguta raffinatezza intellettuale oltre che di profonda illuminazione mistica e religiosa.

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