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Un 33enne di Cosenza, ma insegnante in Lombardia, si è dato fuoco questa mattina intorno alle 10 davanti alla caserma dei carabinieri di Rende, in provincia di Cosenza. L’uomo si è cosparso il corpo di benzina, ha citofonato ai carabinieri pronunciando frasi sconnesse e poi si è dato fuoco: nonostante l’intervento con estintori da parte di un carabiniere e due dipendenti di un’officina nelle immediate vicinanze, il tragico gesto ha avuto conseguenze gravissime per il giovane uomo, attualmente ricoverato al Centro grandi ustionati di Napoli. Non si conoscono le cause di questo insano gesto, ma sappiamo che non è la prima volta che un lavoratore, uomo o donna, dipendente o imprenditore, al culmine della disperazione per la mancanza di lavoro e prospettive, compia gesti autolesionisti ed eclatanti, soprattutto in un contesto socio-economico reso ancora più pesante da una contrastatissima gestione dell’economia in epoca pandemica.
