“A quattro anni dal primo dei terremoti che tra agosto 2016 e gennaio 2017 hanno sconvolto il Centro Italia, siamo lontani ancora da una vera cultura della prevenzione per il rischio sismico, inoltre possiamo dire che sia la ricostruzione pubblica che sia quella privata sono in forte ritardo e tale lentezza e’ dimostrata dal Rapporto sulla ricostruzione post sisma 2016 presentato in questi giorni dal Commissario alla ricostruzione”.
E’ quanto dichiara Fernando Cordella, Presidente di ANPPE (Associazione Nazionale Professionisti per la Prevenzione e le Emergenze) Vigili del Fuoco, realtà associata a CulturaIdentità, in occasione del quarto anniversario del violento sisma di magnitudo 6.0 che, il 24 agosto 2016, distrusse Amatrice e Accumoli nel Lazio, e Arquata del Tronto, nelle Marche, provocando 299 vittime
“Purtroppo tragedie come quelle di quattro anni fa, ci devono far pensare che è necessario puntare sulla prevenzione e su una ricostruzione efficiente per tutelare il nostro patrimonio edilizio, culturale, storico, del nostro splendido Paese e prioritariamente per mettere in sicurezza la vita dei nostri padri e dei nostri figli”.
“Sappiamo ormai bene che il nostro Paese è fragile dal punto di vista sismico, idrogeologico, e vulcanico per questo motivo la priorità deve essere quella di investire in sicurezza. Da diversi anni come ANPPE Vigili del Fuoco – afferma Cordella – ci battiamo in tutte le sedi istituzionali affinché i piani di emergenza comunali, utile strumento di prevenzione, vengono predisposti da tutti i comuni”.
“Ricordiamo che il Piano di Emergenza, obbligatorio a norma di legge, è uno strumento a forte connotazione tecnica, fondato sulla conoscenza della pericolosità e dei rischi che investono i diversi territori e trova una chiara collocazione tra gli strumenti che gli enti locali hanno a disposizione per la gestione dei rischi”.
“Per questo va’ fatto ogni sforzo per diffondere una cultura del rischio, per argomentare la procedura decisionale, per coinvolgere il cittadino come attore consapevole e determinare un’indifferibile inversione di rotta rispetto all’evidente deficit di prevenzione che grava soprattutto in talune aree del territorio nazionale, dove si può prefigurare una vera e propria condizione di latente emergenza”.

“Temiamo fortemente che l’attuale classe politica non si renda sufficientemente conto della gravità della situazione e sottovaluti gli altissimi costi del “non prevenire”. Costi, che in Italia non sono solo di tipo sociale ed economico, ma anche di perdita di un patrimonio storico, artistico e culturale inestimabile.
Tra l’altro una vera politica preventiva di manutenzione del territorio peserebbe molto di meno sulle casse dello stato rispetto ai costi dei disastri, delle emergenze e delle ricostruzioni. In altri parte dell’Europa, più il cittadino rende sicura la sua casa più ottieni incentivi, è importante rendere obbligatorio il libretto immobiliare o fascicolo del fabbricato – afferma Cordella – un documento che attesta se l’edificio è in zona sismica ed è progettato secondo le norme antisismiche oltre i dati sul consumo energetico”.
“La fragilità del territorio in ambito sismico, il suo dissesto, smottamenti, frane, ecc. hanno provocato negli anni morte e distruzione. Certo sono stati prodotti dei piani inadeguati, sbagliati e che si opponevano poco o niente alla speculazione, una sconfitta per la buona urbanistica che nella storia è stata il fiore all’occhiello di diversi centri storici del Paese”.
“Contro l’urbanistica ha vinto l’opportunismo della politica (locale e nazionale), la voracità del settore edilizio e delle opere pubbliche, la speculazione, la convinzione diffusa che si poteva costruire ovunque, contro ogni ragionevolezza, in una situazione in cui il bisogno di una casa ha finito per giustificare l’irresponsabilità costruttiva”.
“Solo incrementando la Prevenzione e accelerando nella Ricostruzione – conclude Cordella – possiamo dare un futuro ai nostri stupendi territori, martoriati nel tempo dagli eventi naturali e antropici e ai nostri figli, che sono spettatori di uno scempio che hanno solo ereditato”
*Fernando Cordella : Architetto e Vigili del Fuoco – Presidente dell’Associazione Nazionale Professionisti per la Prevenzione e le Emergenze – Vigili del Fuoco.
