Quando sono morti Luigi e Matteo?

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A che ora sono morti i miei colleghi Luigi e Matteo freddati da uno straniero? Non sono morti oggi pomeriggio, sono morti in un tempo indefinito del passato. Sono morti quando avete scritto A.C.A.B. sui muri, o i più raffinati 1.3.1.2. Sono morti quando avete intonato la canzoncina che inizia dicendo:” LA DISOCCUPAZIONE CI HA DATO UN BEL MESTIERE. MESTIERE DI MERDA!! CARABINIERE!!!MESTIERE DA ASSASSINO!! IL CELERINO!!MESTIERE DA MIGNOTTA!! POLIZIOTTA!!!.. etc etc… Sono morti quando nella libertà del vostro seggio elettorale avete votato chi sponsorizza un’immigrazione senza controllo, senza regole, senza giustizia. Sono morti quando parlamentari italiani si sono resi complici di uno speronamento ai danni della Guardia di Finanza. Sono altresì morti quando avete fatto la vostra colletta per sponsorizzare chi materialmente ha speronato i Finanzieri. Sono morti nel 1999 quando l’allora Governo nei primi 100 giorni abolì l’oltraggio a Pubblico Ufficiale, perché offendere chi rappresenta lo Stato con la propria divisa non deve essere considerato reato; l’oltraggio venne poi reinserito in seguito. Sono morti quando Barbara Balzerani, nome di battaglia Sara, libera dopo essere stata condannata a più ergastoli, ha potuto esaltare pubblicamente quanto fosse stato divertente uccidere Carabinieri e Poliziotti negli atti terroristici da lei compiuti. Sono morti quando nessun PM ha preso provvedimenti per quanto istigato dalla Balzerani. Sono morti quando l’amministrazione comunale di Milano ha votato contro il taser per la locale Polizia Municipale. Meglio un Vigile Urbano accoltellato che un delinquente colpito dal taser! Moriranno di nuovo a Natale, quando anche quest’anno una compagine politica andrà a trovare i detenuti in carcere, per vedere se hanno freddo, senza esser mai stati a trovare un familiare delle vittime di quei delinquenti che giustamente stanno in galera. Sono morti quando sono stati invitati assassini di Poliziotti o Carabinieri nelle università per tenere le loro sponsorizzate conferenze. E chi ha scelto di stare contro i rappresentanti dello Stato è colpevole tanto quanto il balordo che oggi ha materialmente sparato. (Testo di Denis Sartor)