Alla Spezia Marinetti il futurista raccontato da Sylos Labini

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Il golfo e l’Arsenale, la città con i suoi cantieri e le navi alla fonda. Il tutto visto dall’alto, in volo acrobatico. L’aeropittura nasce a La Spezia, città identitaria che l’8 gennaio ospiterà al Teatro Civico lo spettacolo “Inimitabili. Marinetti” scritto da Angelo Crespi e interpretato da Edoardo Sylos Labini.

Il legame fra la città ligure e il Futurismo non può essere più stretto: alla Spezia è proprio Filippo Tommaso Marinetti che fonda insieme alla moglie Benedetta Cappa e ai migliori pittori italiani del momento la seconda ondata futurista, quell’aeropittura che intende portare col pennello degli artisti l’ebbrezza del volo sulla tela e la spinta trascendente dell’uomo verso il cielo, sia inteso materialmente che spiritualmente. Non è un caso che proprio alla Spezia nel 1932 nella Casa d’Arte della città viene esposta la Mostra Aeropittura Arte Sacra Futuriste a cui partecipano più di un centinaio di opere dei migliori artisti del movimento. Contestualmente nasce il Premio del Golfo, ripreso dopo il conflitto mondiale come “Premio di pittura del Golfo della Spezia” il cui primo premio venne assegnato a Gerardo Dottori per il trittico “Il Golfo Armato”, che rappresenta proprio il paesaggio del Levante ligure, ma che disgraziatamente è andato in parte perduto durante la guerra.

La Spezia dunque ha il suo fortissimo legame identitario con il Futurismo e l’aeropittura, come del resto testimoniano i grandiosi mosaici di Fillia e Prampolini nel Palazzo delle Poste dell’architetto Angiolo Mazzoni e la memoria del Premio del Golfo, fondato proprio da Marinetti per celebrare le bellezze spezzine, la cui prima serata al Teatro Civico finì nella più futurista delle maniere: rissa col pubblico e spettacolo interrotto.  

Marinetti viene immortalato da Prampolini in diverse tele come “Poeta del Golfo”, con lo sfondo del mare spezzino, mentre oltre a Dottori anche Tato e Caselli si cimentano con questo soggetto, producendo opere egregie. Marinetti nel 1935 darà poi alle stampe il suo “Aeropoema del Golfo della Spezia”. E questi sono solo alcuni delle innumerevoli opere di poesia, pittura e architettura che il Futurismo ha donato alla Spezia, che nonostante le distruzioni della Seconda guerra mondiale ancora lasciano il mondo a bocca aperta.

Con lo spettacolo dell’8 gennaio, nei luoghi calcati dallo stesso Marinetti, si riannoderà un filo fra la città identitaria della Spezia e le sue glorie futuriste. Appuntamento al Teatro Civico per “Inimitabili. Marinetti”!

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