Succede che un mezzo di comunicazione diventato monopolista metta la mordacchia al Presidente USA. Succede che un altro monopolista impedisca ai dissidenti di utilizzare un mezzo alternativo per continuare a comunicare. Succede che una parte minoritaria dell’universo, che utilizza questi stessi mezzi di comunicazione, si accodi ai nuovi padroni delle ferriere e innalzi un muro di presunta eccellenza morale a difesa della mordacchia. Non si era mai visto che un mezzo di comunicazione mettesse la museruola al Presidente USA: lo ha fatto la CNN prima, lo hanno fatto Facebook e Twitter poi. E in Italia? Basti pensare alle palle incatenate contro i leader dell’opposizione, rei di fare l’opposizione (appunto). Certo, finora nessuna cosiddetta democrazia ha minacciato di buttarti a mare da un aereo: i volenterosi carnefici della dialettica a senso unico si limitano a toglierti la parola. Ecco che allora un palcoscenico dal quale parlare liberamente senza timore di essere bersagliati dal fuoco di fila dei pasdaran dell’indignazione speciale è il minimo che si possa sperare: Vox Italia Tv nasce per difendere la libertà di espressione oggi conculcata da un sistema mediatico per la grandissima parte unidirezionale. Non vorremmo sembrare blasfemi, ma valga come rimando esplicativo: se una volta era il marxismo a voler sviluppare un senso critico della realtà, oggi questo lo fa Vox Italia Tv, un progetto non solo di informazione ma anche di cultura in senso lato. A capo di Vox Italia Tv Francesco Toscano. Obiettivo: recuperare una dimensione politica slegata dal contingente. Che senso ha cercare il consenso sulla base di programmi intercambiabili e privi di riferimenti culturali? Politica ma non solo (ma Pietro Nenni direbbe politique d’abord): i contenuti informativi di Vox Italia Tv garantiscono quel pluralismo che a parole tutti dicono di difendere e toccano la più stringente attualità, dalla politica alla geopolitica all’economia, non senza una verve a tratti satirica.