La bella Trino, città dei tipografi e di Cavour

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Il sindaco Daniele Pane: “Ospiteremo il più grande cantiere fotovoltaico d’Italia”

Adagiata sulla piana vercellese fra campi, risaie e un invidiabile patrimonio idrico, il comune di Trino (VC)è un ponte tra storia e modernità, come testimoniano le tracce di un passato importante – basta vedere le fortificazioni, le sue chiese e i palazzi -, ma anche una mai perduta vocazione alla produzione energetica. Una città “di carattere”, che oggi a pieno titolo viene accolta fra le Città Identitarie.
È l’attuale Sindaco Daniele Pane che, con incontenibile affetto per la sua città, ci racconta i tratti “identitari” di questa eccellente realtà piemontese, e lo fa partendo da un Padre della Patria. “Cavour. Non solo perché negli ultimi anni di vita fu consigliere comunale a Trino, ma soprattutto per aver trasformato la Grangia di Leri (oggi Leri Cavour), proprietà di famiglia, in un’azienda agricola moderna e all’avanguardia”. “Grange” erano i poderi che nel Medioevo erano dominio della celebre Abbazia cistercense di Lucedio.
Cavour non è l’unico grande Italiano citato. “Trino è stata anche la città dei tipografi, come testimonia la stele commemorativa nella nostra piazza – ci ricorda il Sindaco -, e il Trinese Gabriele De’ Ferrari fu un innovatore nell’arte della stampa nel XVI secolo, anche se il suo marchio – una Fenice – conobbe enorme prestigio nella sede di Venezia. Dalle sue stamperie, nel 1555, uscì l’edizione della Commedia di Dante, nota poiché, per la prima volta, comparve l’aggettivo divino”. Fu inoltre con De’ Ferrari che prese forma il concetto di “collana editoriale”.
Ma una vera sorpresa che Trino ci riserva è di tipo naturalistico: troviamo qui l’ultima traccia di com’era, nell’antichità, la nostra Pianura Padana. Il Bosco delle Sorti della Partecipanza è un unicum in Italia: un bosco le cui antichissime regole di manutenzione vennero ufficializzate nel 1275, anno in cui il Marchese del Monferrato lo donò ai cittadini trinesi (i “partecipanti”). Da quasi mille anni, ogni anno vengono estratti a sorte coloro che hanno il diritto di tagliare legna. Regole medievali che hanno permesso di preservare il bosco come era in origine. “Si dice che sei un vero Trinese se partecipi alle Sorti”, aggiunge il Sindaco, il quale illustra orgogliosamente altri aspetti rilevanti. “Alla vocazione agricola si unisce quella energetica, nata già ai tempi di Cavour, e nella sua Leri sorgono oggi le due grandi torri bianche della centrale termoelettrica Galileo Ferraris (in origine dovevano essere della seconda centrale nucleare). Ma una grande notizia è che Trino ospiterà prossimamente il più grande cantiere fotovoltaico d’Italia”.
Nel 2022, altra mossa “identitaria”: Trino è stata tra i Soci fondatori dell’Associazione dei Borghi delle Vie d’Acqua, che raduna 56 Comuni tra Monferrato e Valsesia, celebrando la vasta rete di canali che ha segnato il paesaggio e la fortuna di queste realtà.

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