L’Europa sa dire solo una cosa: “Restate a casa”…

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Una serie di attacchi armati nel centro di Vienna ha squarciato la capitale dell’Austria. I primi spari sono stati uditi intorno alle ore 20 davanti a una sinagoga. Diversi agenti delle forze di sicurezza austriache sono subito giunti sulla scena per ricostruire l’accaduto. Si è trattato di “un attacco terroristico e non è ancora finito”, ha riferito il ministro Interno, Karl Nehammer (Redazione).

Io non so. Non so mai niente. Di geopolitica chi ci capisce davvero qualcosa? Ma ho l’impressione che l’uomo abbia ragioni più forti del Risiko globale e possiamo sentircele battere nel cuore, se siamo abbastanza onesti, e silenziosi.

Gli attentati francesi. La sparatoria a casaccio nella notte di Vienna affollata prima del coprifuoco.

La vendetta dei giovani islamici contro la vecchia Europa, vecchia di oltre due secoli, sempre uguale a se stessa: presuntuosa e molle. Che sa dire solo una cosa: “Restate a casa”. Ora per il Covid. Ora per voce del ministro degli interni austriaco, Karl Nehammer. Restate a casa. Cioè imboscatevi. Aspettiamo che passi. E non passa, invece. Peggiora.

Tutto è cominciato con un impeto pedagogico, perché l’Illuminismo, che è la vecchiaia di questa Europa, pretende di ammaestrare a ogni costo. Crede di poter rispondere agli tsunami del sangue con paroline ragionevoli. E allora ecco l’europeo moderno, moderato, acculturato, filantropo che imbraccia le caricature del Profeta. E succede il caos. E si soffre, certo, perché il corpo straziato è pur sempre di un figlio della fragilità e della stupidità di questa Europa.

Ma cos’abbiamo da insegnare noi? Come si indossano le mascherine con il naso dentro e non fuori? Come ci si strofina le mani ben bene tra le dita per fregare il virus cinese, che la foga di far soldi ha fatto dilagare? Cosa vogliono insegnare questi enciclopedisti che da più di due secoli non capiscono niente delle cose che rendono l’avventura pericolosa e terribile dell’uomo sensata, bella – “umana”?

Che pensano di frodare la morte mettendoci uno straccetto davanti alla bocca? Non è presunzione credere che il destino non ti trovi sempre, come ha trovato Edipo nella tragedia di Sofocle, prima che lo trovasse Freud e lo trasformasse in cagnolino da grembo per ragazze ricche isteriche? Vi rendete conto di quante tonnellate di idiozie ha detto e ha fatto e ha fatto fare l’Europa negli ultimi due secoli, da quando si è emancipata dalla barbarie?

Vi capita per caso di ascoltarla la trap dei ragazzini di tredici, quattordici, diciotto anni? Quelli dell’istruzione obbligatoria, dell’articolo tre della Costituzione, il più disatteso dell’universo. Quelli vaccinati anche contro le punture di zanzara. Quelli a cui è stato insegnato che il fascismo fa schifo, che la guerra fa schifo, che la scienza è la sola risposta per tutto. Quelli che adesso chiudete in casa a guardare Netflix facendo finta di fare le lezioni online, finché usciranno dal luna-park della profilassi pallidi, mollicci e ciechi come certi pesci delle grotte carsiche. Quelli che l’importante è la pace. Diplomarsi e la pace. E la scienza. Stop. E non discriminare. Nessuno. E loro un po’ ci credono e un po’ gli viene da vomitare, più di quando fumano roba tagliata con gli acidi delle batterie.

Sì, Lampedusa. Le coste italiane dove passa di tutto. Sì, le cosine che si fanno in Parlamento si potevano fare meglio. Ma l’abisso è tanto più grande. L’ombra è tanto più nera. E la preghiera che dovrebbe pregare in questo momento l’Europa non esiste più. L’hanno soppressa. Era démodé. Era quella con cui si chiedeva la grazia delle lacrime.

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