Maltempo al Nord. Serve un piano di messa in sicurezza dei territori

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“Siamo di fronte ad immagini catastrofiche a causa del maltempo che sta colpendo in queste ore il nord del Paese. Una forte perturbazione si è abbattuta prima a Milano, poi nel Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Non è l’ora delle polemiche, ma serve assolutamente un cambio di passo nella scelta delle politiche di pianificazione del territorio del nostro Paese, serve un piano di messa in sicurezza dei territori”: cosi Fernando Cordella, presidente del Sindacato ANPPE Vigili del Fuoco, realtà associata a Cultura Identità.

Esprimiamo la piena solidarietà a tutta la popolazione dei territori colpiti e ai soccorritori, in primis i Vigili del Fuoco, che ogni volta che accadono queste catastrofi fanno di tutto per fornire l’assistenza alla popolazione e per la Salvaguardare non solo vite umane. Il numero degli interventi è altissimo si parla di 790 in Lombardia, oltre 300 in Veneto. Alti numeri anche in Friuli Venezia Giulia.

Ribadiamo ancora una volta che manca un’attenta politica di prevenzione e manutenzione del territorio, l’esondazione di torrenti e il crollo di infrastrutture non possono accadere frequentemente, bisogna lavorare per ridurre che tutto ciò accada. Occorre intervenire con progetti capaci di migliorare la resilienza delle città e del territorio, ad esempio ogni comune che ricada in zone colpite negli ultimi dieci anni da alluvioni e/o esondazioni di fiumi e torrenti si deve dotare di varianti ai PRG (Piano Regolatore Generale) con al centro il tema del dissesto idrogeologico del territorio oltre ad interventi di adattamento e mitigazioni dei rischi.

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