Mazzini, la religione e l’identità italiana: su CulturaIdentità in edicola

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Aveva una bandiera con su scritto “Dio e Popolo”. Considerava la triade “Dio, Patria, Famiglia” come il pilastro dell’etica di ogni nazione. Eppure Giuseppe Mazzini era un avversario della Chiesa cattolica. Oggi, 4 ottobre è San Francesco d’Assisi, proclamato Patrono d’Italia. Una data significativa perché testimonia il legame strettissimo fra la tradizione cattolica e l’identità stessa del nostro paese. Un legame che Mazzini, pur nelle sue convinzioni, aveva compreso perfettamente.

Il numero 54 di CulturaIdentità in edicola offre ai lettori i testi in integrale dei tre “Inimitabili” in scena: Mazzini, d’Annunzio, Marinetti. Sul grande Padre della Patria ha pagine dedicate alle sue vicende durante la Primavera dei Popoli, quel 1848 che avrebbe incendiato l’Europa, suscitato in Italia tante speranze ma anche tante delusioni. Durante quell’anno esplosivo, Mazzini si ritrovò a Milano nel bel mezzo delle Cinque Giornate. Osannato dalle folle che anelavano la libertà dal dominio austriaco, Mazzini sfidò le critiche di molti suoi compagni e seguaci più anticlericali per seguire la pietas popolare durante una delle feste religiose più sentite, il Corpus Domini. Ben consapevole che il sentimento e l’identità del popolo italiano poggiavano sul Cattolicesimo, Mazzini mise da parte le proprie convinzioni per non offendere i milanesi e dare prova di unità: davanti allo spirito della Nazione, le proprie posizioni devono fare un passo indietro.

Scopri e approfondisci il rapporto tra Mazzini e la religione sulle pagine di CulturaIdentità!!

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