Non basta lo share di Sanremo a colmare il vuoto cosmico della Ferragni

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È la prima delle 5 lunghe e attesissime serate di Sanremo e, l’inno nazionale cantato da Morandi e l’omaggio di Roberto Benigni alla Costituzione italiana, è il turno della co-conduttrice e amatissima influencer Chiara Ferragni.

Vestita in Dior, appare di schiena con una fascia che a mo’ di vestito-manifesto recita “sentiti libera”. Usanza ormai in voga per una certa classe politica, lanciata dal mondo progressista americano per i suoi lussuosissimi red carpet. Ricordiamo quello della rappresentante democratica del Congresso americano, Alexandria Ocasio-Cortez, che per la notte degli Oscar 2021 si presentò con scritto: “tassate i ricchi” su tutto l’abito.

Seguace di questa stessa moda, la Ferragni, da convinta paladina della parità, continua la conduzione della serata accompagnata da Dior e da abiti-manifesto che recitano slogan e frasi-denuncia come: “Photoshop, il culo vero è flaccido”

Ma a raggiungere il vero picco di furbizia a fin di share è il momento del suo monologo, per il quale si presenta con un vestito color carne che riproduce al dettaglio il suo corpo nudo. Sottolinea: “Non sono nuda, questo abito è un disegno del mio corpo, cioè la stessa cosa, o quantomeno lo stesso obiettivo: mostrare a tutti i costi la propria nudità.

Siamo nel 2023, abbiamo un Presidente del Consiglio donna, arrivato a tanto per merito e non per quote rosa, abbiamo la libertà tutti, donne e uomini, di vestirci come vogliamo: c’è davvero bisogno di denudarsi in diretta nazionale per la parità o per dimostrare di piacersi? No, non c’è bisogno di mostrarsi nude per esporre i propri talenti ed i propri contenuti. No, non c’è bisogno di invitare alla nudità per far sentire tutti a proprio agio con il proprio corpo e valorizzare la propria unicità. La Sig.ra Ferragni è stata totalmente fuori luogo e non ha fatto altro che rinforzare gli stessi stereotipi che sostiene di combattere.

Una volta ci si batteva per il diritto di voto o per il diritto al lavoro e oggi Chiara Ferragni, completamente nuda e dall’alto della vita privilegiata che conduce, viene a Sanremo a fare sermoni sulle disparità di genere e le differenze sociali tra uomo e donna.

Tanto vittimismo stucchevole e femminismo spicciolo che scadono presto nel banale e che ottengono l’esatto opposto della valorizzazione femminile. Il maschio sempre carnefice e la donna sempre vittima. Il solito cliché con valanghe di retorica che non fanno altro che sminuire la donna ed invogliare all’odio verso l’uomo. Questo non è altro che il riflesso di una società attuale semi woke e autoreferenziale che si commuove per un discorso inutile e anche mal recitato: bassa scolarizzazione e di zero stimoli sociali e culturali che comportano solo tanta noia e solitudine.

Chiara Ferragni, che ogni giorno parla di sé a 28 milioni di followers, va così in prima serata davanti a ben altre 20 milioni di persone, a parlare nuovamente di se stessa e a se stessa. Esibendo così come su Instagram, solo e ancora il vuoto cosmico.

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10 Commenti

  1. Spettacolo inverecondo di una squallidità abissale che rispecchia esattamente il vuoto cosmico della società attuale presentando gente finta che non sa cantare, refilando pipponi fuori luogo fatti da benigni e dalla ferragni e infilandoci la politica che c’entra come i cavoli a merenda. Peggio di così non si può……….ridateci i Tenco, i Paoli , i Bindi, ridateci il frack e la cravatta e canzoni che durino decenni………tutto finito!………

  2. Ho cambiato immediatamente canale in quanto una oscenità simile è proprio la peggior rappresentanza dell’Italia canora. Direi veramente qualcosa di irriverente verso tutti, solo che sappiamo come sono gli italiani.

    • non lo guardo da decenni… E’ pseudopropaganda della finta sinistra con la complicità della finta destra, altrimenti tu credi che questo spettacolo inverecondo sarebbe ancora lì con queste modalità e con i soldi nostri? Sono tutti uguali, questa trasmissione serve per dividere il popolino e incanalarne l’odio verso l’altra fetta dei cittadini. non esistono destre e sinistre ma una classe elitaria privilegiata che si autorigenera grazie alle divisioni e guerre tra poveri.

  3. Benigni, Fedez, Amedeus, Ferragni, questa Rai sono la stessissima cosa. E Purtroppo, anche Mattarella ne fa parte. Si spera consapevolmente. Poiché il suo contrario svelerebbe uno scenario ancora peggio. Ma molto peggio. Ma, a volte, è il caso a mettere il punto fermo nello svolazzo delle parole. Così, in questo torrente di parole improprie, sono state delle foto di un ospedale romano a raccontare la realtà molto diffusa, a sinistra, di certo modo di fare politica.

  4. Ma davvero la nudità può diventare simbolo di libertà? Il paradosso è questo! Vuoi andare in televisione mezza nuda o nuda? Nessun problema, neanche in prima serata, durante una trasmissione come Sanremo. Come si fa a non capire che così facendo assecondiamo e magari compiaciamo un mondo maschilista, mentre feriamo la dignità femminile che da sempre lotta per una vita con pari diritti.

  5. A me non piace la Ferragni, non la seguo e non mi interessa. Detto questo, il fatto che ha mostrato a tutti il suo corpo nudo, pur sempre in foto con un vestito creato per lei, è un atto insolito e oserei dire coraggioso; visto che il suo corpo non rappresenta il canone dell’armonia e della sensualità femminile. Si mostra cosi com’è senza il senno rifatto, senza il sedere evidenziato e questo penso che può essere liberatorio per le ragazzine che cercano a tutti i costi di modificare il proprio corpo per diventare desiderabili, sensuali, femminili inspirandosi ai standard inarrivabili di bellezza virtuale. Poteva mettere un vestito fantastico che modificava la caratteristiche del suo corpo, senno imbottito, vita evidenziata etc, per cercare di piacere a tutti, ma non l’ha fatto perché ha preferito servire un concetto. Io questo l’ho apprezzato e dovrei confessare di non aver sentito ( ne ho intenzioni di sentire ) il monologo.

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