Si conclude stasera al Teatro San Babila di Milano, per la rassegna Codice Teatro, Actor Dei (produzione Accademia Musicale Federiciana) scritto e diretto da Attilio Fontana, in attesa della tournee per il 2025 nelle piazze di tutta Italia.
Due atti, durata 90 minuti. Ecco la recensione.
IL CAST
Attilio Fontana, Maurizio Semeraro, Luciana Bottalico, Antonio Melissa, Luigi Ciavarella, Irene Cedroni, Fabiana Russo. Direzione musicale Maria Grazia Fontana; Coreografie Grazia Caiti; Aiuto coreografia Anna Gargiulo; Proiezioni Stanislao Cantonio di Ceva
IL TARGET
Per tutte le famiglie
LA TRAMA
Francesco Forgione sin da bambino vive con intensa passione la sua religiosità: partecipa alla vita sociale ma, altresì, in certi momenti si isola da questa per ritirarsi in preghiera. Ovviamente non tutti lo capiscono, ma diversi sogni e visioni mistiche convincono Francesco a essere sulla strada giusta. Il bambino diventa adulto e si fa frate, assumendo il nome di Pio. Il suo messaggio di fede coinvolge via via il popolo, anche grazie alla fondazione di un ospedale, a miracoli ed esorcismi che compie. Gli compaiono delle stimmate sulle mani, che rendono consapevole il popolo di trovarsi di fronte a un vero e proprio santo vivente. Non tutti la pensano così: da Roma, infatti, arrivano i vertici della Santa Inquisizione a mettere in discussione la veridicità di quanto sta dicendo. La figura di Pio è così divisa tra lo scetticismo di chi lo reputa un millantatore e l’adorazione di chi gli crede. L’entusiasmo della gente intorno diventa persino idolatria e accanimento contro la Santa Inquisizione: è a quel punto che il frate frena questo atteggiamento sottolineando come “Non dobbiamo cercare sempre nemici nella vita”. Così ecco che il suo messaggio diventa ancora più vero: Pio da Pietrelcina conquisterà il cuore di San Giovanni Rotondo e non solo. Il suo obiettivo è affiancare le anime che si stanno perdendo.
LA MORALE
Quando nell’oscurità i pensieri si fanno confusi, basta una preghiera per tornare a sentirsi meglio. Il messaggio, che Padre Pio ricorda a una ragazza liberata dal demonio, diventa la cifra essenziale del frate che vive di carità e amore nel dolore. La sua lotta con il diavolo, sin dall’infanzia, ci mostra come la santità non sia un potere da supereroi, ma nelle possibilità di chiunque, basta volerlo: le tentazioni sono un ostacolo nella vita di tutti, ci distinguiamo nel saperle riconoscere. C’è dunque in Padre Pio un’autentica prosecuzione dei gesti e delle parole di Cristo, con pieno rispetto per la Santa Sede e soprattutto con positività e speranza: prendano appunti i cialtroni che ormai, quotidianamente, sentiamo emergere con aberranti e pericolosissime sette.
IL COMMENTO
Realizzare un vero musical in Italia, dove vige più che altro il concetto di “commedia musicale”, è sempre difficile. Fare in modo che questo avvenga senza musiche pesanti, in cui si racconti una storia perdendosi fra note e ritmi noiosi, è ancora più complicato. Crearlo poi attraverso un tema religioso sembra quasi impossibile. Actor Dei fa tutto ciò, portando la vita di Padre Pio sul palcoscenico in un’epoca in cui si rivela più che mai fondamentale ribadire l’identità cristiana che su cui si fondano tanti valori della nostra cultura, spesso distorti. Padre Pio non fa una lotta contro gli altri, ma solo contro il diavolo, che lo tormenta costantemente; leviamoci dalla testa l’idea, agevolata dal troppo merchandising creato intorno, di un frate superstar. Godendoci questo musical, fatto di belle canzoni e tanta umanità, scopriremo la vera storia del santo di Pietrelcina. L’emozione finale è garantita, con un tocco poetico dove il frate viene accompagnato in Paradiso dal suo Io bambino.
IL TOP
Attilio Fontana ha creato un vero capolavoro, che merita il successo dei grandi kolossal. Lui è straordinariamente commovente e diventa ancor più credibile proprio perché, non indossando una barba lunga come quella di Padre Pio, non ci si concentra sulle caratteristiche già arcinote e ormai retoriche del santo. Fontana canta recitando e interpreta magistralmente uno dei ruoli più complicati e controversi se non toccati con la giusta delicatezza. Con Actor Dei scopriamo che a teatro esiste ancora quello spazio per il racconto storico e i valori veri, che raramente si incontrano nelle canzoni di oggi. La musica sa dunque essere ancora un veicolo di buoni messaggi, grazie a 22 talenti eccezionali sul palcoscenico, scelti alla perfezione.
LA SORPRESA
Alternando canti gregoriani a canzoni pop e taranta, Actor Dei non annoia nemmeno un minuto e coinvolge diventando fruibile e, a tratti, divertente. Il personaggio del demonio, infatti, è in qualche modo una caricatura che appassiona con una certa comicità: la sorpresa è proprio nel contrasto di emozioni che si creano, con il dramma che vive il frate. Termina lo spettacolo e la musica rimane in testa, poi ci pensi e ti rendi conto di non aver visto la rappresentazione di una storia inventata: la verità di Actor Dei è una qualità da cui non si può prescindere.