È un momento difficile quello per la capitale che vive nella paralisi più totale. Come da adagio popolare, “due gocce, città bloccata”. Un problema quello del deflusso dell’acqua piovana che affligge Roma da sempre. Ma si può continuare a vivere così? Impossibilitati a muoversi a causa della pioggia? È ciò che si domandano i suoi cittadini sui canali social del sindaco Gualtieri. Eppure non si parla di eventi climatici straordinari. Roma si blocca con le precipitazioni più esigue.
Ma perché tombini e caditoie stradali non vengono mai puliti? Possibile che un’amministrazione riesca a pensare a tutto, ZTL, fasce verdi, nuove ipotesi di lockdown, parate lgtbq+, tranne che ad un problema così rilevante? Domanda legittima, che facciamo noi appellandoci ad un cambio veloce delle priorità nell’agenda comunale del sindaco.
E come se non fosse già abbastanza il Giubileo in quanto a danni alla viabilità, si aggiunge adesso anche il cantiere a Piazza Venezia per la metro C a paralizzare definitivamente la capitale. Lavori che dichiara lo stesso sindaco: “andranno avanti 10 anni”.
E così tra cantieri mal coordinati, caos più assoluto di bus e aiuto, voragini che rimangono dove stanno, sporcizia, immondizia, traffico paralizzato e mezzi pubblici inesistenti o inagibili, il sindaco Gualtieri risponde che non sarà “il nervosismo dei cittadini” a condizionarlo.
Nel frattempo Ermenegildo Rossi, segretario romano dell’Ugl e medaglia d’oro al merito civile, spiega gli ultimi dati AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero): “È incontrovertibile un dato di costante fuga dal territorio romano, che fa sì che una percentuale così alta dei residenti all’estero provenga proprio dal territorio della Capitale. La popolazione censita dall’Annuario Statistico di Roma Capitale al 2012 era di 2.913.349 persone, mentre al 2021 risultano presenti 2.813.365 persone, quindi si registra un trend di costante diminuzione nel tempo, pari a 99.984 persone nel corso di quasi dieci anni”.
Tutti dati che però evidentemente non toccano il sindaco Gualtieri, ma solo i “nervosi” suoi concittadini sempre più spinti a fuggire via dalla capitale.
Un fulgido esempio di come amministrato “quelli bravi di sinistra”. Spero che i Romani e non solo loro ne traggano le giuste conclusioni.
Purtroppo notiamo come i milanesi, anche i romani hanno insistito su certe persone di sinistra che, da per tutto, hanno dimostrato di non essere all’altezza sfasciando anche le cose positive. Certamente accontentare i compagni di merenda. Ora questi cittadini o se la risolvono da soli o rimangano succubi dei loro desideri. Purtroppo dal ’68 i sinistri hanno portato avanti una gestione disfattista della società, della scuola, della famiglia che ora si sta evidenziando con problematiche molto serie e preoccupanti.
eh già maledetta sinistra, quando c’era Alemanno a Roma tutto funziona alla perfezione, i treni erano in orario etc… etc.. etc…
destra o sinistra non fa nessuna differenza tutti incapaci!
L’unica che si è salvata è stata la Raggi che ha dato fastidio a qualcuno ed è stata attaccata su cavolate come spelacchio!