Continua la “saga” sul Teatro Valle, di cui vi avevamo parlato QUI e QUI. Federico Mollicone, capogruppo di FdI in commissione Cultura, ne aveva richiesto il commissariamento per quegli «sperperi di denaro pubblico, in totale mancanza di trasparenza», in merito alle (mancate) verifiche dei rapporti di lavoro, delle consulenze e delle nomine. E in particolare a quella verifica, a dicembre 2019, da parte dell’Arma dei Carabinieri relativa all’attribuzione ad una sola ditta di un totale di 90 mila euro di appalti in una sola giornata «senza adempiere alle procedure obbligatorie di gara e trasparenza». Verifica che Emanuele Bevilacqua, presidente del cda del Teatro di Roma con funzioni ad interim di direttore, aveva reso nota al collegio dei revisori dei Conti due mesi dopo.
Con funzioni ad interim, appunto….E ora? «La smentita del Teatro di Roma afferma il falso: Bevilacqua nel Cda ha rimesso le deleghe. Il verbale dovrà riportarlo. Esistono delle registrazioni. Per quanto riguarda le dimissioni, è una notizia di dominio pubblico che lo stesso Bevilacqua pubblicizza nel teatro». Così Federico Mollicone, che prosegue: «Il teatro, senza direttore, è di fatto paralizzato e il Presidente non ha più nessuna legittimità per andare avanti. Anche non dimessosi, per resilienza politica, non ha più nessuna facoltà per imporre le sue assurde scelte gestionali. I ben informati dicono sia stato convocato dalla Raggi, che gli ha imposto di non dimettersi. Sul bilancio sappiamo che ancora non è stato approvato il consuntivo del 2020 e ci risultano delle criticità di cassa che metterebbero a rischio anche gli stipendi nei prossimi mesi», aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia. «Come ha ammesso lo stesso Teatro di Roma, l’ispezione del Mef sta vagliando gli impegni di spesa e le consulenze, come da nostra denuncia e come da nostri atti di sindacato ispettivo promossi in Parlamento e Comune di Roma con il capogruppo Andrea De Priamo. Sul Teatro Valle presenteremo un esposto in Procura, composto dai miei atti di sindacato ispettivo, per danno erariale e omissione d’atti ufficio, per tutte le stagioni perse e per non aver iniziato i lavori. Chiederemo di verificare se gli ex occupanti del Valle siano stati coinvolti nel foyer, unico spazio riaperto a carico del Teatro di Roma». (Flo/Adnkronos)